A San Berillo cantieri e polemiche: "Sito bloccato e pericolante"

A San Berillo cantieri e polemiche: “Sito bloccato e pericolante”

L'amministrazione: "Faremo in fretta, interverremo in altri aspetti del quartiere"

CATANIA – La pavimentazione rimossa, sostituita da passerelle in legno, precarie e instabili, oltre a transenne che limitano angoli stracolmi di rifiuti. Come se a pulire, lì, non passasse mai nessuno.

Eppure, siamo nel cuore del centro storico di Catania, a San Berillo, quartiere antico e tra i più iconici della città. “Ad oggi via delle Finanze è quasi interamente bloccata e pericolante”, denuncia Trame di Quartiere, l’associazione che opera a San Berillo e che, in una lunga nota corredata da eloquenti immagini, denuncia lo stato in cui si trovano i luoghi interessati dai cantieri dei piani urbani integrati finanziati dal PNRR e avviati nel 2024.

La denuncia di Trame di Quartiere

“L’Amministrazione non ha rispettato le richieste di avviare una progettazione che tenesse conto delle reali condizioni e dei bisogni degli abitanti del quartiere – denuncia l’associazione – ignorando la necessità di interventi sociali concreti.

Non ha previsto un’azione delle Politiche Sociali per supportare le persone in situazione di vulnerabilità prima dell’inizio dei cantieri, né ha garantito il diritto fondamentale dei residenti a essere informati sulle tempistiche e sulle modalità dei lavori”.

Imposti, secondo Trame, e oltretutto invasivi. “Tutto è stato deciso e imposto nel silenzio, senza alcun rispetto per chi vive e lavora in queste strade – continuano gli attivisti. Inoltre, persino le norme basilari di sicurezza nei cantieri sono state trascurate, nonostante gli abitanti siano costretti ad attraversare quotidianamente le aree di lavoro per entrare e uscire dalle proprie case”.

Il “cantiere fantasma”

Parlano di “continua lotta” nell’avere anche solo le informazioni, di ostacoli e pericoli che potrebbero causare incidenti, di “cantiere fantasma” e di “intervento a singhiozzi”. “I lavori procedono a una tale lentezza da dare l’impressione che San Berillo sia un cantiere permanente – sostengono ancora, preoccupati per le voci che darebbero nuovi cantieri pronti a partire poco distante.

“Eppure ci troviamo in pieno centro storico, a due passi da piazza Stesicoro e dal Teatro Massimo, così come si tiene a specificare quando si parla di ‘decoro’ per i turisti”, affermano.

Questo non è un modo per riabitare il quartiere ma per affossarlo definitivamente, creando ulteriore disagio a chi ci abita e a chi prova a costruire alternative al modello di sviluppo turistico proposto per il nostro centro storico”.

“Ripristineremo quanto prima”

“I lavori prevedono alcune attività tra cui la pavimentazione, l’illuminazione e la posa dell’arredo urbano” – spiega Sergio Parisi, titolare dei Lavori pubblici, direzione che ha ereditato gli interventi dall’Urbanistica.

“Il disagio è certamente innegabile – prosegue – ma la tipologia di lavori era nota, dal momento che il finanziamento prevede questo genere di opere”. Parisi evidenzia anche come le passerelle siano posizionate, “Ma poi vengono rimosse”, dice “qualcuno se le porta. Anche i rifiuti non ce li mette certo l’impresa.  Quanto prima, comunque – assicura – rispristineremo tutto”.

“Faremo in fretta”

Secondo il cronoprogramma, i lavori su via Delle Finanze proseguiranno ancora per tutto il mese di marzo, quando è prevista la posa dei corrugati dell’impianto di videosorveglianza per la Ztl, quelli della pubblica illuminazione, degli impianti idrici ed elettrici.

“Faremo in fretta – ribadisce il componente della giunta Trantino che, in merito alla questione sociale, sottolinea come “il degrado porta degrado – conclude. Questo è un primo passo per poi intervenire sugli altri aspetti del quartiere”.

Intanto, però, Trame di Quartiere chiede un incontro con il sindaco, con le direzioni competenti dei lavori e la direzione delle politiche sociali, “al fine di ottenere un quadro chiaro sulle tempistiche dei cantieri e sulle progettualità in corso nel quartiere di San Berillo – dicono. Inoltre, chiediamo che l’incontro si svolga direttamente sul territorio”.


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