CATANIA – Unire le forze per gestire la complessità sempre maggiore dell’assistenza e del soccorso: questo lo scopo del convegno “Fare rete per affrontare la complessità”, organizzato oggi da CISL Funzione Pubblica nei locali dell’ospedale Garibaldi, con la collaborazione di Sidmi – Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche. Nel corso dei lavori sono intervenuti i rappresentanti del mondo sanitario e non solo, con il coinvolgimento della dirigenza delle professioni sanitarie, in un dibattito che ha affrontato i nodi dell’assistenza territoriale e ospedaliera.
“Il sistema sanitario regionale si è trovato negli ultimi anni ad affrontare nuove sfide, o a dovere gestire l’acutizzarsi di problemi ormai decennali – dice Danilo Sottile, segretario generale CISL FP Catania – a questi problemi hanno dovuto rispondere tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella sanità regionale. L’obiettivo di questo incontro è dunque, da sindacato della funzione pubblica, mettere in comune le esperienze e le conoscenze sviluppate negli ultimi anni. Vogliamo avviare una riflessione perché la sanità sia davvero un sistema, che segue gli utenti in ogni fase del percorso di cura”.
Durante la conferenza anche l’intervento del Direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola: ” Idipendenti pubblici – dice De Nicola – hanno mostrato, proprio nel corso della pandemia da Covid 19, una grande abnegazione per il proprio lavoro, con una enorme motivazione a dare di più. Questo perché si è fatta strada una cultura diversa rispetto a quella degli anni passati La mia ambizione è fare della sanità siciliana una sanità di riferimento, e in questo dobbiamo impegnarci tutti”.
I lavori hanno visto l’intervento di Stefano Casabianca, presidente dell’Associazione autisti soccorritori italiani, che ha parlato del trattamento pre-ospedaliero e delle criticità emerse durante la pandemia. Il dottore Salvo Trifiletti ha poi parlato di infermieri del territorio in un intervento dedicato al “Position statement sull’infermiere di famiglia e di comunità”, seguito dalla relazione della dottoressa Viviana Riccobene su “Case manager per l’empowerment dell’utente”.
Le relazioni sono poi proseguite con la dottoressa Sarah Scollo, che ha affrontato il tema della formazione con “Dalle criticità pandemiche ai nuovi trend formativi”, il dottor Carmelo Venia con un intervento dal titolo “Pronto soccorso: sovraffollamento e accessi impropri”, e il dottor Angelo Pirreco con “Educare alla salute e alla prevenzione la comunità”.