CATANIA – Anche quest’anno, per le celebrazioni della festa di Sant’Agata è vietato trasportare ceri accesi per le strade di Catania. Lo ha stabilito il sindaco del capoluogo etneo, Enrico Trantino, con un’ordinanza firmata ieri, 31 gennaio 2024. Come di consueto, sono state stabilite delle aree, appositamente delimitate, all’interno delle quali sarà possibile accendere i ceri votivi.
“L’accensione e la movimentazione dei ceri accesi da parte dei devoti durante le festività agatine – si legge nell’ordinanza – comporta problemi di pubblica incolumità e pericolo di incidenti, anche gravi, per pedoni e autoveicoli e partecipanti alla festa”. Lo strato di cera che si forma su asfalto e basolato lavico dopo le processioni del fercolo di Sant’Agata è uno degli elementi di dibattito che da sempre connotano i giorni successivi ai festeggiamenti per la patrona cittadina.
Da anni, ormai, l’accensione dei ceri è vietata lungo il percorso. E così anche quest’anno, nei giorni del 3, 4, 5, 6 e 12 febbraio 2024. Ma per “contemperare le esigenze di sicurezza con le tradizioni e le esigenze dei fedeli” sono stati delimitati dei luoghi all’interno dei quali “i ceri possono essere accesi in piena sicurezza”. Nell’ordinanza di Trantino vengono definiti come “aree attrezzate di incontro e di preghiera congiunta“.
Le “isole” individuate sono sei: la prima è in via Dusmet, a pochi metri da piazza Duomo, nelle immediate vicinanze dell’altarino di Sant’Agata. Seguono poi: via Porticello e via Plebiscito (ancora vicino alle edicole votive), piazza Santo Carcere (lato sud), piazza Cavour (lato sud-ovest) e lo slargo tra le vie Caronda, Fondaco e Canfora. A eventuali trasgressori potranno essere comminate multe fino a 500 euro.
Sempre tra le ordinanze firmate dal primo cittadino per garantire la sicurezza durante le celebrazioni agatine c’è il divieto di installazione del mercato rionale di piazza Spedini, nel quartiere di Cibali, per il 3 febbraio 2024: in quella piazza sarà infatti installato il Coc (Centro operativo comunale) della Protezione civile.
La sera del 3 febbraio è poi vietato affacciarsi da balconi, terrazze e finestre nel raggio di 135 metri da villa Pacini. Un’altra consuetudine, normalmente motivata dallo spettacolo di fuochi pirotecnici a tempo di musica della sera che precede la messa dell’Aurora. Stavolta, invece, il motivo indicato nell’ordinanza è lo “spettacolo di droni“, della durata approssimativa di 15 minuti, previsto nel corso della serata.