“Salvatore Savalli è sano di mente, ha una personalità assai complessa e presenta aspetti caratteriali fragili”. Lo ha detto la criminologa Roberta Bruzzone, dopo aver incontrato nelle carceri di Trapani il presunto autore dell’assassinio della moglie, Maria Anastasi, 39 anni, madre di tre figli, incinta al nono mese, uccisa e data alle fiamme lo scorso 4 luglio nelle campagne trapanesi.
Savalli é accusato di omicidio premeditato con l’aggravante della crudeltà e di aver cagionato la morte del feto in prossimità del parto. Per il delitto è indagata, in concorso, l’amante di Savalli, Giovanna Purpura. Roberta Bruzzone, nel rimarcare di aver accettato l’incarico di consulenza “per dare un contributo alla scoperta della verità” e che “chi ha commesso il delitto deve pagare”, ha affermato che il caso “presenta ancora tanti punti oscuri”. Con la criminologa, Savalli “si è aperto”, ed è, comunque, tornato ad accusare Giovanna Purpura. Bruzzone ha invitato Salvatore Savalli “a raccontare tutta la verità ai pm”, di “aprirsi come ha fatto con me”. L’uomo ha poi detto alla criminologa che la gravidanza della moglie “é stata cercata” e che “la convivenza in casa con l’amante non è stata una costrizione”, perché, secondo quanto ha raccontato Savalli, la moglie l’aveva accettata, anche se per un periodo che doveva essere limitato.