“A causa della crisi ho dovuto chiudere il bar che gestivo, per questo sono divenuto trafficante di droga”. Si è difeso così, Antonio Castellone, napoletano, 32 anni, arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza di Messina, trovato in possesso di un grosso carico di hashish: 61 chili e mezzo suddivisi in oltre 300 pacchetti da 200 grammi l’uno. Un “battesimo” di tutto rispetto, dunque, quello di Castellone, se vero che si è improvvisato trafficante per “colpa della crisi”. Per il comandante provinciale, colonnello Decio Paparoni, il napoletano potrebbe essere affiliato di una delle grosse organizzazioni campane attive nel rifornire di sostanze stupefacenti il canale siciliano. I 61 chili di hashish, a detta delle Fiamme Gialle, erano destinati al mercato palermitano o catanese.
A fiutare il carico il cane antidroga Sacon. L’ingente quantitativo era nascosto in un doppiofondo ricavato sotto il pianale della vettura condotta da Castellone. L’auto è stata intercettata appena sbarcata sul territorio siciliano, agli imbarcaderi messinesi della Caronte. L’atteggiamento del conducente, che ha tentato di accodarsi ad un altro automezzo, ha insospettito i militari che effettuavano un servizio di controllo. L’auto è stata bloccata, il fiuto di Sacon ha fatto il resto. Castellone è stato arrestato per traffico di sostanze stupefacenti.
