Scacco al 'principe delle scommesse on line': Padovani alla sbarra - Live Sicilia

Scacco al ‘principe delle scommesse on line’: Padovani alla sbarra

Il pm ha chiesto la condanna al gup.
INCHIESTA APATE
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CATANIA – Da re delle slot machine a principe del gioco on line. Antonio Padovani rischia una condanna a 8 anni di reclusione. L’ennesima. È stata questa la richiesta di pena avanzata dal pm Marco Bisogni al termine della requisitoria del processo – stralcio abbreviato – frutto dell’inchiesta della Dia di Catania ‘Apate’ scattata lo scorso maggio che ha stroncato gli affari finanziari illeciti di un gruppo crimianale legati al gambling on line. Le richieste di pena per gli altri 7 imputati che hanno chiesto il giudizio abbreviato vanno dai 4 anni ai 3 anni e 4 mesi. I reati ipotizzati a vario titolo “sono associazione per delinquere, attività abusiva di gioco e scommesse, truffa aggravata ai danni dello Stato ed intestazione fittizia di beni”. 

Quando è stato arrestato Padovani, già nome conosciuto negli affari legati al gioco d’azzardo illecito e più volte collegato ai clan mafiosi e anche della camorra, era nella sua lussuosissima villa di Sant’Agata Li Battiati. Lì la Dia ha sequestrato oltre diecimila euro in contante. Sono decine i collaboratori di giustizia a parlare della figura di Padovani, ma è il pentito delle scommesse Fabio Lanzafame – nome già emerso nell’inchiesta RevolutionBet – a fornire particolare degli ultimi business curati dall’imputato al termine dell’espiazione di condanne e liberazioni da misure di prevenzione personali. 

Il pm oltre ad aver citato il ‘massiccio curriculum criminale’ di Padovani ha analizzato verbali e intercettazioni. Queste ultime rappresentano la cartina di Tornasole dell’intera inchiesta. 


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