Come il Liotro di Piazza Duomo a Catania, che sembra quasi sorridere nonostante tutte le disgrazie cittadine, anche Umberto Scapagnini, “Sciampagnini” per tutti i catanesi, è tornato a sorridere, sornione come sempre. In molti avevano pronosticato la morte imminente dell’ex primo cittadino etneo del Pdl che invece è sopravvissuto a 80 giorni di coma, a un melanoma tra la tempia e lo zigomo e a un incidente stradale. Scapagnini è tornato e con una maratona mediatica, ieri era ospite nel programma di Maurizio Costanzo e qualche giorno prima protagonista di un servizio di “Oggi”, il medico napoletano svela il suo calvario e la sua esperienza “mistica” a un passo dalla morte. Ha raccontato di essere stato miracolato da San Pio, di aver visto durante il coma i suoi bisnonni, la madre e di aver dialogato proprio con il santo di Pietralcina. E ha ammesso che un tempo avrebbe firmato il suo testamento biologico contro l’accanimento terapeutico, ma che oggi tornerebbe sui propri passi.
Così il medico personale di Silvio Berlusconi ha descritto al bonario Costanzo il suo ritorno alla vita normale e dopo aver definito il premier “tecnicamente immortale” la stessa etichetta di longevità può essere applicata anche all’ex primo cittadino di Catania. A contribuire alla sua miracolosa guarigione c’è lo zampino del figlio Giovanni, anch’egli medico e professore all’università del Molise, nonché ricercatore cresciuto negli States sotto l’ala protettiva di Bob Gallo, lo scopritore dell’Aids. Proprio grazie a una terapia mirata messa a punto dal figlio e coordinata tra gli Stati Uniti e l’Italia è stato possibile per Scapagnini smentire anche la prima pagina di un giornale siciliano che lo dava già per morto, con tanto di titolo e articolo già pronti.
Sorride beffardo Scapagnini mentre avvisa tutti i giornalisti di conservare a data da destinarsi i coccodrilli e dalle pagine del suo sito personale campeggia un articolo di Panorama sulla sua rinascita, intitolato “Il Paradiso può attendere”.
C’è anche all’interno del sito uno speciale su Catania, la città che lo ha lanciato nella politica che conta già dall’85, quando si candidò per il Psi al consiglio comunale. La sua grande affermazione risale, però, al 2000 quando conquistò la poltrona di Palazzo degli Elefanti per la prima volta (si riconfermerà sindaco anche nel 2005).