PALERMO – Caro voli: il presidente della Regione, Renato Schifani, tiene la posizione. “Vale più un principio costituzionale o le regole dell’Ue? Pongo questo tema. La Commissione europea potrebbe intervenire per modificare la norma del governo nazionale, che peraltro ho molto apprezzato, sugli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree e quindi sui limiti ai prezzi dei biglietti aerei. Ma se lo facesse, sarebbe messo a rischio il diritto alla mobilità sancito dall’articolo 16 della nostra Costituzione che prevede che ad ogni cittadino debba essere garantita ogni forma di libertà di movimento, salvo i casi previsti dalla legge. In questo caso, ritengo che il governo italiano dovrebbe adoperarsi per garantire questo principio costituzionale e impedire che si crei una mobilità per censo, per cui i ricchi possono viaggiare e i poveri no”. Lo ha detto Schifani, intervenendo stamattina alla trasmissione Agorà, su Rai3, in merito alla polemica sul caro voli.
Schifani: “Avevo già denunciato tutto all’Antitrust”
Il governatore ha poi aggiunto: “Avevo segnalato già a dicembre dell’anno scorso il cartello tra Ita e Ryanair, nel senso che di fatto hanno stipulato un accordo tra loro per non farsi concorrenza, applicando prezzi al rialzo. E avevo già denunciato questo scandalo all’Antitrust sia durante il periodo natalizio che, poi, a Pasqua. Attendiamo risposta da quella autorità. Adesso il caso è esploso a livello nazionale ed è giusto risolverlo complessivamente. C’è da aggiungere che, Ryanair, da un lato esalta la libertà del mercato, dall’altro però intasca i contributi: dall’aeroporto di Palermo ha ottenuto 15 milioni di euro nel 2022”.
Giambona (PD): “Proposta di Schifani solo propaganda”
Sul tema è intervenuto anche il deputato regionale dem Mario Giambona che ha attaccato così il governatore della Sicilia: “La proposta contro il caro voli del presidente Schifani è solo pura propaganda.” Secondo il dem “la situazione così trattata non risolverebbe il reale problema dei siciliani che vogliono rientrare a casa, anche perché l’amministrazione regionale non è capace di conoscere le vere cifre dei biglietti venduti in prima, seconda o terza fascia di prezzo. Non avendo tali dati è impensabile costituire un voucher su questa base”.
“È assurdo – ha aggiunto Giambona – che un volo Palermo-Roma o Palermo-Milano costi quanto un intercontinentale. E in tal senso non viene minimamente presa in considerazione nella proposta di Schifani, il punto relativo al turismo, poiché tale proposta non considera minimamente i siciliani che vogliono farsi una vacanza fuori dalla Sicilia, o gli stranieri che vogliono portare indotto qui, rendendo ancora più isolata la nostra isola”, ha concluso.