Il disastro di Messina, le sue cause, le relazioni con la gestione del territorio saranno analizzati da scienziati dell’ambiente ed esperti di meteorologia in un convegno che si aprira’ lunedi’ a Palermo. Per cinque giorni, dal 5 al 9 ottobre, oltre 400 studiosi si confronteranno nel corso di una sessione (”Environment including global change”) che ha dovuto aggiornare l’ordine dei lavori per includervi una valutazione dei tragici eventi della fascia jonica messinese. Sono previsti gli interventi, fra gli altri, di Antonio Speranza, presidente del Cinfai e co-estensore della legge nazionale per la difesa del suolo; Franco Einaudi, direttore di tutte le ”Earth Sciences” della Nasa, ovvero le osservazioni da satellite; e il professore Giovanni Perona del Politecnico di Torino che ha sviluppato le tecnologie radar in banda X per l’osservazione di eventi locali di precipitazione. La cinque giorni e’ organizzata dall’associazione Demetra con il contributo dei maggiori enti di ricerca italiani del settore ambientale e si propone di fare il punto sulle ricerche della comunita’ accademico-scientifica italiana legate all’ambiente, al territorio e ai cambiamenti climatici. L’obiettivo e’ quello di facilitare il dialogo tra il settore scientifico, la politica, le forze sociali e imprenditoriali del Paese.
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