PALERMO – Scintille in commissione Attività produttive all’Ars tra l’assessore Linda Vancheri e il deputato del M5S Giancarlo Cancelleri. Motivo della contesa, la partecipazione della Sicilia a Expo 2015. “Una grande opportunità”, secondo il governo della Regione. “Uno sperpero di tempo e denaro”, secondo il M5S, che ha chiesto l’audizione in commissione dell’assessore dopo l’ispezione di una delegazione del movimento al padiglione della Sicilia. “Non siamo certo ad Expo solo per fare bella figura – ha esordito l’assessore Vancheri -, ma per raggiungere tre obiettivi. Innanzitutto, l’aumento del numero e della consistenza delle reti d’impresa, delle aggregazioni in forma di distretti e consorzi per l’internazionalizzazione. Poi, il consolidamento dell’export di prodotti e servizi verso Cina, Usa, Giappone, Canada, Svizzera, Germania e Nord Europa. Infine, lo sviluppo di progetti innovativi con partnership internazionali per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020. Il tutto – ha spiegato Vancheri – passerà in particolare dall’incontro tra imprese siciliane e delegati stranieri. Appuntamenti che non si fermeranno soltanto a Milano – ha aggiunto –. Sono già in calendario quattro incontri che vedranno l’arrivo in Sicilia di 5 delegazioni estere composte da oltre 300 operatori del mercato internazionale”.
Costo totale della presenza siciliana ad Expo 2015? Quasi 7 milioni tra convenzione per gli spazi, progettazione, spese organizzative, per comunicazione e connettività: è la spiegazione dell’assessore alle Attività produttive. “Si tratta di fondi comunitari. Abbiamo preventivato una spesa di 6 milioni e 941 mila euro”. Per Piazzetta Sicilia, lo spazio di 110 metriquadri dedicato alle imprese di Expo, la Regione Siciliana ha stanziato 320mila euro. “Al momento non è stato speso nemmeno un euro”, ha spiegato ancora l’assessore, aggiungendo poi che “il consuntivo potrebbe far abbassare la previsione di spesa”.
Parole che, tuttavia, non hanno convinto il deputato grillino: “Reputo Expo 2015 una fiera – ha detto durante il suo intervento -. E non lo dico per partito preso, ma perché ho visto con i miei occhi come stanno le cose. Piazzetta Sicilia è uno spazio meramente espositivo che somiglia più che altro all’antibagno di un autogrill”. Secca la replica di Vancheri: “La mission di Piazzetta Sicilia è quella di sostenere le imprese, di favorire il ‘BtoB’ e di fare conoscere alle delegazioni straniere i nostri prodotti. Non è certamente uno spazio di degustazione per le grandi folle”.
“Qui si continua a parlare di risultati che verranno – ha però rincarato la dose Cancelleri -, ma io preferisco la politica degli ‘abbiamo fatto’. Portateci i risultati e saremo pronti a dirvi ‘bravi’. Ma ad oggi abbiamo una spesa incredibile per uno spazio ridicolo. Forse questo non era il momento per fare una fiera della internazionalizzazione. Doveva essere, invece, l’occasione di dire al mondo che noi abbiamo un progetto sostenibile di agricoltura e di vita e a mio avviso l’abbiamo intrapresa come l’ennesima fiera per andare a propagandare i prodotti siciliani – ha concluso Cancelleri -. Non ci sto a spendere otto milioni di euro per andare fare un mercatino”.
A concludere l’incontro della commissione le parole del presidente Bruno Marziano. In riferimento ai disguidi e ai ritardi che hanno fin qui caratterizzato l’organizzazione del cluster Bio-mediterraneo all’Expo, il deputato del Pd ha chiesto al governo di verificare la possibilità di rivalersi sull’organizzazione milanese. Marziano ha infine dato appuntamento all’assessore Vancheri a metà luglio per un incontro in cui fare il punto sull’esperienza della Sicilia ad Expo 2015.
