Scontro fatale per un centauro| Muore ex consigliere comunale

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20 Settembre 2013, 16:12

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GELA (CALTANISSETTA) – Saranno celebrati domenica pomeriggio alle 16.30 nella Chiesa del Rosario a Gela i funerali di Emanuele Giudice, il centauro morto ieri a causa di un incidente stradale. La salma dello sfortunato 54enne, dipendente della raffineria Eni di Gela, è stata consegnata questa mattina ai familiari. Ieri il medico incaricato dell’Asp ha effettuato l’esame necroscopico sul corpo dello sfortunato motociclista per accertare le cause del decesso dovute ad un politrauma.

Giudice, lo ricordiamo, era in sella ad una moto di grossa cilindrata, una Mbw S650 quando improvvisamente si è scontrato frontalmente contro una Renault Megane alla cui guida c’era un ragusano di 34 anni, F.S. (queste le iniziali del suo nome) indagato ora per omicidio colposo. Il sinistro è avvenuto poco prima delle 14 sul cavalcavia di via Venezia. Il centauro si stava dirigendo verso la zona ovest della città, quando è avvenuto l’impatto violentissimo contro l’utilitaria che lo ha fatto balzare sull’asfalto. Indossava il casco. Le sue condizioni sono subito apparse disperate. Il decesso è avvenuto all’ospedale Vittorio Emanuele dove era stato trasportato con un’ambulanza del 118. Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia Municipale che hanno avviato un’indagine, passata ora alla Magistratura, effettuando i rilievi di rito.

La moglie, Emanuela d’Arma, noto avvocato della città ha subito annunciato di essere favorevole alla donazione degli organi. Ma l’espianto “non è stato possibile perché il cuore ha cessato di battere e gli organi si sono compromessi”, ha riferito Lucio Antona, responsabile del reparto di Rianimazione della struttura sanitaria di via Palazzi.

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Emanuele Giudice era molto conosciuto in città dove almeno un decennio fa aveva ricoperto la carica di consigliere comunale. Una parentesi, quella politica, durata pochi mesi. Appassionato di computer – in passato aveva lavorato alla manutenzione di apparecchiature elettroniche – era entrato da poco in servizio presso lo stabilimento petrolchimico. Qualche anno fa la coppia, sposata da 26 anni, aveva adottato due bambini, un maschio ed una femmina, che oggi hanno 10 ed 8 anni. Legato profondamente ai parrocchiani ed ai sacerdoti della Chiesa Madre di Gela, con cui condivideva le attività pastorali e ricreative, Giudice era anche impegnato come portatore a spalle della Madonna in occasione della processione del Venerdì Santo.

In città c’è molto sgomento per l’improvvisa scomparsa di Giudice. In via Ventura, nel centro storico di Gela, dove l’uomo viveva con la sua famiglia è un continuo via vai di amici e parenti che commossi lo ricordano anche sul suo profilo facebook come “un uomo straordinario, di cui difficilmente ci si può dimenticare”, scrive Rossella. Antonio e Giusy lo descrivono invece come “un uomo buono, disponibile, amico di tutti”.

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20 Settembre 2013, 16:12

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