PALERMO – Si riaccende lo scontro tra il segretario del Pd Carmelo Miceli e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. A due mesi dal primo botta e risposta, con il Professore che aveva accusato l’esponente democratico di aver chiesto posti in giunta, il responsabile provinciale dei dem è tornato ad attaccare Orlando al termine della direzione del partito tenutasi sabato.
“La possibilità di ulteriori aggiustamenti della giunta, annunciata per la fine dell’anno – aveva detto Miceli sabato – fa temere che l’attuale rimpasto sia solo funzionale ad aprire giochi a livello regionale e nazionale che nulla hanno a che fare con la necessità di trovare adeguate soluzione ai molteplici e drammatici problemi della città”. Una bordata a cui il sindaco aveva risposto proprio su Livesicilia, con un commento al vetriolo: “Indisponenti sono alcuni dirigenti del Pd del tutto autoreferenziali che si sono irritati perché non possono negare che li ho messi alla porta: bocciati dagli elettori, pretendevano con arroganza qualche posto in Giunta. Per fortuna gli elettori del Pd sono migliori di tanti loro presunti rappresentanti”.
Uno scambio di “carinerie” continuato anche su Twitter. “Come in una nave, il Capitano Leoluca Orlando cambia equipaggio senza capire che sbagliata era e rimane la rotta #sisalvichipuò”, ha cinguettato Miceli ieri mattina, scatenando la reazione di Orlando ma anche del braccio destro Fabio Giambrone, che ha tirato in ballo anche Davide Faraone. “Ricordo: 11.1.2014 Villa Niscemi, chi oggi twitta e’ venuto a chiedere posti in Giunta al suo partito sconfitto alle elezioni”, ha detto il sindaco. “C’ero anch’io quel giorno e ricordo bene… E c’era pure Davide Faraone a Villa Niscemi. Ricordi, Davide?”, ha aggiunto l’ex senatore. Da Faraone, per il momento, nessuna replica via Twitter.
