MASCALI. Avrebbe compiuto 20 anni a novembre Andrea Torrisi, il giovane di Piedimonte Etneo deceduto nel primo pomeriggio di oggi a Santa Venera, frazione di Mascali, in un tragico incidente stradale, il terzo ad insanguinare le vie del comune ionico in appena una settimana. Questa volta lo scontro semi frontale è avvenuto, lungo la strada provinciale Nunziata Piedimonte, tra due automobili, la Fiat Panda guidata dal 19enne, impiegato nella piccola azienda agricola del padre, e una Polo condotta da una donna di Piedimonte Etneo, quest’ultima trasportata in ambulanza all’ospedale di Acireale. Le sue condizioni tuttavia non sarebbero gravi. Erano circa le 14 quando le due vetture, non è ancora chiaro cosa abbia causato l’impatto, sono entrate in collisione. Uno scontro violento che ha spinto la Panda, che viaggiava in direzione di Piedimonte Etneo, contro il muro e ha prodotto un testacoda della seconda auto, che procedeva verso Mascali. Devastata la parte anteriore della macchina condotta dal giovane, rimasto incastrato nell’abitacolo. All’arrivo dei soccorritori, che hanno subito chiesto l’intervento dell’elisoccorso, giunto in pochi minuti dall’ospedale Cannizzaro di Catania, per il 19enne, probabilmente deceduto sul colpo, non c’era più nulla da fare. I vigili del fuoco di Linguaglossa e Randazzo, i primi a giungere dopo i sanitari del 118, hanno tagliato il tetto della vettura per consentire ai medici di intervenire. Troppo gravi però le lesioni riportate. Il medico non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuta morte. A compiere i rilievi del sinistro i carabinieri di Mascali e, in ausilio, gli agenti della locale polizia municipale. Il magistrato di turno ha disposto l’immediata restituzione della salma ai familiari. Inconsolabile il dolore del padre giunto sul luogo dell’incidente. Per l’uomo, in preda alla disperazione, è stato necessario chiedere l’intervento dell’ambulanza. I vigili del fuoco hanno impiegato del tempo per estrarre il corpo del giovane dalle lamiere.
E intanto i residenti della zona chiedono interventi lungo quel tratto di strada, definito pericoloso a causa dell’incuria in cui versa, tra sterpaglie che restringono le carreggiate e la scarsa illuminazione serale.