Brancaccio, scuola senza porte| I ragazzi restano a casa - Live Sicilia

Brancaccio, scuola senza porte| I ragazzi restano a casa

All'istituto comprensivo Pertini-Sperone mancano porte, finestre e luci. Assenti anche le condizioni di sicurezza in buona parte del plesso.

VIA CAVALLOTTI
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Scuola Pertini, Brancaccio

PALERMO – Da qualche giorno si è aperto un caso alla scuola media Sandro Pertini, che fa parte dell’istituto comprensivo “Pertini-Sperone”. Il preside Filippo Romano ha infatti deciso di dar vita ai doppi turni, dal momento che nella scuola mancano le condizioni minime di sicurezza.

Diversi atti di vandalismo, infatti, hanno messo in ginocchio, poco alla volta, la struttura. Lo scorso dicembre un incendio ha danneggiato una porta che dà sull’esterno, la quale non è stata ancora sostituita. Ci sono altri punti deboli dell’istituto, che manca delle condizioni per svolgere l’attività durante la giornata. In tutta la scuola solo quattro aule hanno la porta, mentre i bagni sono danneggiati con le porte divelte o bucate.

I bidelli fa i salti mortali, arrangiandosi a smontare le porte e aggiustare i piccoli danni creati dai vandali. La notte, però, alcuni ragazzi basta scavalcare da un ingresso sul retro per accedere al primo piano. Nel corso degli anni sono state rubate le attrezzature del teatro e della sala cinema, ed ora la scuola è praticamente priva di strumentazioni. “Fino a pochi anni fa eravamo un gioiello – afferma Vincenzo Rinella, insegnante da quasi quindici anni alla Pertini –. Da quando manca il sistema di allarme è cambiato tutto: c’era un sistema fonico per il teatro dal valore di 7 mila euro che hanno rubato. Ormai ci restano solo le pareti”. Negli ultimi quattro anni la scuola media Pertini non ha avuto nemmeno un preside, ma solo un reggente. Da quest’anno invece alla guida dell’istituto comprensivo c’è Filippo Romano, ed è già stato installato un nuovo impianto di videosorveglianza.

“Chiediamo all’assessore che vengano ripristinate le condizioni minime di sicurezza – chiede il preside Romano –, a partire dalle porte, dalle finestre e dalle plafoniere delle luci che mancano. Chiediamo solo il minimo indispensabile. Il nostro augurio è quello che la nostra attività riesca a portar via dalla strada anche solo un ragazzo”. Scoraggiati i genitori, che in occasione della conferenza stampa di presentazione “Coro e Orchestra a Brancaccio” hanno parlato direttamente con l’assessore Barbara Evola. La titolare dell’assessorato all’istruzione ha rassicurato le famiglie: “Mi impegno affinché in due settimane si possano iniziare i lavori necessari per restituire la fruibilità all’edificio. Per l’acquisto delle porte la difficoltà sta nella procedura che prevede un bando per aggiudicare la fornitura. La presenza dei genitori qui oggi però è importante, perché noi possiamo rimettere in piedi la scuola ma bisogna difenderla insieme”. In passato, infatti, sono stati fatti lavori per rimettere a disposizione degli studenti l’arredo e le forniture, ma i continui interventi vandalici hanno messo in ginocchio la struttura di via Cavallotti.

Intanto le famiglie per protestare contro la decisione di attivare i doppi turni hanno deciso di non mandare i propri figli a scuola. Il rischio è che l’assenteismo possa crescere a dismisura e, soprattutto, che la sicurezza dei ragazzi non sia tutelata. “Mi sento penalizzato. Ritengo che anche mio figlio sia penalizzato rispetto ai suoi coetanei del resto della città”, sostiene un genitore. Difficile è dargli torto.


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