Selezioni e "magiche casualità" |Ventimiglia, esposto di 5 lavoratori - Live Sicilia

Selezioni e “magiche casualità” |Ventimiglia, esposto di 5 lavoratori

Replica il Commissario Primavera. "Procedure rispettate correttamente".

CATANIA – Un esposto alla Procura per una procedura “fumosa”. Lo hanno presentato cinque dipendenti dell’Ipab Ventimiglia di Catania per segnalare alla Magistratura quella che ritengono una violazione, ovvero l’indizione di una procedura di “mobilità volontaria per diverse figure professionali a tempo determinato riservato al personale delle Ipab ricadenti nel territorio della Regione”, avviso redatto con delibera n°30, lo scorso 25/06/2018. Un avviso, secondo i lavoratori, che da un lato, non garantirebbe la prelazione ai lavoratori attualmente in servizio presso l’istituto di piazza Bovio e dall’altro lato non sarebbe stato pubblicato in gazzetta ufficiale. Lo scrivono nero su bianco, evidenziando tra l’altro un aspetto: il fatto che, per la procedura aperta, siano pervenute solo cinque richieste, esattamente corrispondenti alle figure ricercate – Aiuto Cuoca; O.S.A.; O.S.A.; Manutentore; O.S.A.; Infermiera.

Una serie di “anomalie”, che hanno spinto i lavoratori a rivolgersi alla Procura della Repubblica esponendo i fatti. “Tale procedura – scrivono – non ha tenuto conto del nostro diritto di prelazione contro ogni legge e decreti atti ad avviare la stabilizzazione dei precari adottata da enti pubblici e Comuni, in quanto lavoratori somministrati presso tale Ente”. Motivo per cui, questo personale, resterà disoccupato a partire dal 30 agosto. Inoltre, secondo gli scriventi, il bando sarebbe da considerare nullo, proprio perché non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, né sull’albo pretorio dell’Ente, “requisito fondamentale – riportano nell’esposto – per lo svolgimento di ogni bando e/o concorso pubblico”.

Non solo, come accennato, nel documento viene evidenziato anche come “Le uniche domande presentate sono pari a 5 (cinque), tanti quanti sono i posti ricercati in suddetta mobilità e, cosa alquanto bizzarra e di una casualità inaudita, rispecchiano esattamente le figure ricercate. Infatti c’è un’unica domanda per aiuto cuoca e addetto amministrativo e tre domande per OSA. Inoltre una di questi fortunati ad aver saputo di tale ( in quanto nessuna pubblicità/pubblicazione di rito è stata fatta) tale Grasso Maria luisa è stata candidata alle ultime elezioni comunali di Acireale nella lista Civicamente, lista fatta, guarda caso, dall’attuale Commissario ed estensore di questo “Bando”, Santo Orazio Primavera”.

Le domande proverrebbero tutte dall’Ipab Cristo Re di Acireale, nonostante “i partecipanti non si trovavano in mobilità all’atto della delibera ma richiesta successivamente, scavalcando di fatto chi prima di loro si trovava in tale stato. “Inoltre la graduatoria pubblicata presenta un’altra magica “casualità”: le persone accolte in graduatoria sono tutte lavoranti presso IPAB Oasi Cristo RE di Acireale dove il Commissario ha svolto servizio dal 2015 in qualità di Commissario straordinario, Comune nella quale il suddetto Commissario ha svolto attività politica: per tali motivi, abbiamo provveduto ad inoltrare una richiesta di accesso agli atti, per la quale ad oggi non abbiamo avuto risposta”.

Una questione dal sapore molto politico, su cui ora toccherà alla Magistratura accendere i riflettori, accertando la trasparenza e regolarità delle procedure. Rispettate perfettamente, secondo il commissario dell’Ipab, Santo Primavera, che risponde punto per punto. “La pubblicità legale è stata effettuata per giorni 30 sia sul sito istituzionale dove è ancora online sia su Gazzetta Amministrativa ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 9, decreto legislativo n. 33/2013 – afferma. Queste mie affermazioni – prosegue – afferiscono al ruolo di controllo interno proprie della mia funzione, perché i ruoli gestionali afferiscono agli uffici e in particolare al responsabile del procedimento. Assicuro, per il mio ruolo di controllo, fino a prova contraria l’assoluta trasparenza del procedimento che si può verificare sul sito istituzionale ove tutti i passaggi dei procedimenti relativi sono pubblici e pubblicati”.

Primavera sottolinea come il procedimento sia ancora in corso e come si stiamo attendendo i provvedimenti definitivi del responsabile del procedimento che sta completando l’istruttoria. E parla di illazioni, “magari – aggiunge – per fare passare inosservata la violazione di legge commessa nella gestione del 2017 e precedente, al momento di affidare la somministrazione di lavoro ad una agenzia di lavoro interinale, non solo facendo lievitare i costi e causando un danno all’ente, di cui eventualmente risponderanno davanti la Procura regionale della Corte dei Conti, ma non rispettando la legge 165/2001 che obbliga le pubbliche amministrazioni ad esperire la procedura di mobilità. Capisco che la mia gestione sta facendo saltare andazzi di mala gestione consolidati nel passato su più fronti nell’ente”.

Il commissario precisa anche come “mi sono insediato a metà maggio, ho preso cognizione delle incombenze amministrative e il 25 giugno ho autorizzato ai sensi di legge per le mie funzioni di indirizzo con delibera 30 pubblicata e pubblica, la procedura di mobilità in adempimento della legge 165/2001 e per un notevole risparmio per l’ente”. Il commissario spiega anche come l’ente non abbia rapporto con i lavoratori interinali che proprio per il regime giuridico dipendono dall’agenzia Alma. “Certo – continua – ho notato dalle carte che ho letto e da ciò che mi è stato detto che sono sempre gli stessi da tempo. Le gestioni passate hanno scambiato l’Ipab per un Ufficio di collocamento e hanno dato politicamente l’aspettativa falsa di una consequenziale assunzione. Ma quella dei lavoratori è solo una aspettativa o promessa delle passate gestioni che si scontra con la realtà della legge”.

Infine, Primavera interviene sulla presentazione di cinque domande a fronte di cinque posizioni liberatesi.  “Sono state inserite in graduatoria soltanto le istanze ammissibili nel rispetto dei requisiti stringenti previsti dalla dotazione organica dell’ente e su cui il Rup deve ancora svolgere l’istruttoria del procedimento di verifica e conformità circa l’idoneità di posizione giuridica richiesta. Le istanze inammissibili – conclude – quindi sono state rigettate dalla commissione valutatrice composta da due legali esterni esperti in materia e da un componente interno”.

 

 

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