Il M5S e i senatori dissidenti | La parola passa al web - Live Sicilia

Il M5S e i senatori dissidenti | La parola passa al web

I meetup locali hanno scelto: dovrà essere la Rete a decidere se espellere o no i quattro senatori dei Cinquestelle 'colpevoli' di aver criticato Grillo dopo il colloquio con Matteo Renzi. Ma la decisione dovrà essere prima approvata da un'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato.

stasera assemblea dei gruppi
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PALERMO – Sceglierà il web. O, come la chiamano i Cinquestelle, la “base”. Il meetup ‘Il grillo di Palermo’ si è riunito per decidere se accogliere oppure no la richiesta dei quattro senatori grillini, ‘scomunicati’ dopo alcune dichiarazioni critiche nei confronti di Beppe Grillo e del suo colloquio con il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi, di essere sottoposti al voto degli attivisti.

Saranno gli iscritti ai meetup delle città di riferimento dei senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino (Palermo), Luis Orellana (Pavia) e Lorenzo Battista di Trieste a decidere se espellerli oppure no. Alla riunione di ieri del meetup palermitano, che conta 110 attivisti, avrebbero preso parte una quarantina attivisti, quattro dei quali vicini allo stesso Campanella, mentre non sarebbe stato presente il gruppo ‘storico’ (una decina) vicino al deputato Riccardo Nuti. L’assemblea ha anche messo ai voti la decisione di gestire a rotazione la piattaforma del meetup e la creazione di un nuovo sito web.

Ma la scelta fatta dai gruppi locali, adesso, dovrà essere ratificata in una riunione congiunta dei gruppi del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato. L’assemblea – che è prevista per stasera – dovrà pronunciarsi proprio sull’espulsione e sulla richiesta, fatta ieri dai quattro senatori, di essere giudicati dalla Rete. “Molti colleghi, però – racconta Francesco Campanella – si sono lamentati perché in realtà il gruppo del senato avrebbe dovuto scegliere se ‘consegnarci’ all’assemblea congiunta dei gruppi. Un passaggio che non è mai avvenuto”. Per i ‘portavoce’ vicini ai senatori che rischiano l’espulsione, il comportamento del capogruppo al Senato, Vincenzo Santangelo, sarebbe “poco regolare”.


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