Sequestrati e violentati |Incubo per due clochard

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16 Maggio 2020, 19:55

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MESSINA – Tentato omicidio, sequestro di persona, violenza sessuale, riduzione in schiavitù e lesioni personali. Sono le accuse di cui dovrà rispondere un cittadino tunisino di 39 anni, Anis Ben Amir, che è stato fermato dalla polizia e dai carabinieri di Messina. I reati sarebbero stati commessi nei confronti di un connazionale e di una coppia senza fissa dimora. La vicenda ha inizio il 2 maggio, quando gli agenti della sezione Volanti sono intervenuti nella zona di San Raineri a seguito di una richiesta d’aiuto da parte di un cittadino tunisino che era stato aggredito e accoltellato al volto per futili motivi da un connazionale che era poi fuggito. I poliziotti sono riusciti a risalire all’identità dell’aggressore senza però riuscire a trovarlo. Le ricerche sono andate avanti fino al 12 maggio, quando gli agenti si sono recati in una delle grotte di San Raineri scoprendo che in una di queste viveva una coppia di senza fissa dimora che dal mese di aprile viveva un incubo essendo stata sequestrata da Ben Amir: quest’ultimo, secondo gli investigatori, “con vioelenze fisiche e continue minacce di morte ha costretto la coppia a subire violenze sessuali”. L’uomo è stato rintracciato nel pomeriggio di ieri e sottoposto a fermo: adesso si trova in carcere. Gli agenti hanno sequestrato tre cellulari e un tablet con immagini e video che “provano” le sue responsabilità. La coppia, dopo l’intervento dei servizi sociali del Comune di Messina, è stata trasferita in una struttura d’accoglienza.

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16 Maggio 2020, 19:55

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