PALERMO – I carabinieri hanno arrestato un presunto complice nell’ambito delle indagini sul brutale sequestro di persona avvenuto la settimana scorsa a Ribera. La vicenda era scaturita dal furto di due paia di forbici elettriche da potatura subito da due braccianti agricoli, che avevano individuato il responsabile in un 30enne romeno.
I due si erano quindi recati a casa dello straniero, picchiandolo e minacciandolo di morte con un coltello, costringendolo poi a salire a bordo di un’auto. I militari dell’Arma, avvisati da alcuni testimoni, erano riusciti a bloccare l’auto su cui viaggiavano i sequestratori, con il cittadino romeno a bordo, arrestandoli in flagranza. Le indagini successive hanno permesso ai carabinieri di accertare che un’altra persona, oltre ai due braccianti agricoli, avrebbe partecipato alla spedizione punitiva. Si tratta di Calogero Fiorito, 40 anni, fratello di una delle due persone già arrestate in flagranza. Anche per lui è scattato un provvedimento restrittivo ai domiciliari, emesso dal Gip del Tribunale di Sciacca (Ag), con l’accusa di sequestro di persona.
(ANSA).