“Ma quale controllo della sanità? Non è vero niente, le nomine sono arrivate da altri. Non ho interessi, ho fatto solo del bene”. L’ex parlamentare democristiano Pino Giammarinaro, accusato di controllare illecitamente il sistema della sanità nel Trapanese, si confessa a tutto campo con “S”: in un’intervista rilasciata a Rino Giacalone che sarà pubblicata nel prossimo numero, in edicola da sabato, il politico dice la sua sulle nomine nelle Asl, sulle accuse di mafia e sul rapporto con Vittorio Sgarbi.
Sul critico d’arte, ex sindaco di Salemi, Giammarinaro dice di aver voluto investire “per il bene del territorio”. “Io – afferma – ho conosciuto Sgarbi tanto tempo addietro, pensavo che la sua venuta a Salemi potesse dare nuove possibilità a questo paese altrimenti destinato a morire. Ho pensato proprio che lui potesse risolvere la questione delle case nel centro storico”. Nell’intervista anche i rapporti con Giulio Andreotti e Piersanti Mattarella. Partendo da un assunto: “Io sono stato assolto dalle accuse di mafia perché la mia assoluzione è stata chiesta dallo stesso pm con la formula ‘per non avere commesso il fatto’”.