Siccità, Cocina: "Agosto è cruciale, previsioni e nuove misure"

Siccità, parla Cocina: “L’acqua non si fabbrica, saranno giorni decisivi”

Intervista al capo della protezione civile che coordina la cabina di regia

PALERMO – Poche settimane per definire se siano necessarie nuove misure di razionamento. Gli invasi a secco e la ricerca frenetica di nuovi pozzi. Gli appalti e la mappa delle criticità. Intervista a Salvo Cocina, il coordinatore della cabina di regia contro l’emergenza idrica.

Emergenza idrica, cosa sta accadendo?
“La situazione è tragica. Abbiamo previsioni meteo a 15/20 giorni, ci sono stati temporali per il riscaldamento che non hanno fatto accumulare acqua, ma creato danni. Non ci sono stati miglioramenti della condizione idrica per il meteo, ma grazie al nostro Piano stiamo riuscendo a evitare che molte realtà restino a secco”.

Si conferma, quindi, lo scenario peggiore?
“Si conferma, come sapevamo, che agosto e settembre sarebbero stati i periodi clou di questa emergenza. Non basta un semplice temporale per alimentare gli invasi, servono giorni per bagnare i terreni, a secco da mesi”.

Qual è il momento che temete di più?
“Il mese di settembre, gli invasi si stanno esaurendo e le falde si stanno abbassando, il consumo è costante. Anche con i razionamenti non si può sostituire qualcosa che non c’è, ovvero l’acqua”.

Quali sono i Comuni con le maggiori criticità?
“Noi misuriamo le criticità con l’ampiezza delle turnazioni. San Cataldo e Caltanissetta ricevono l’acqua ogni 10 giorni circa, nell’Ennese ogni 7 giorni. E poi c’è Agrigento con questioni annose che stiamo affrontando”.

Il fronte dell’Agrigentino resta caldo
“Ad Agrigento, con i nuovi pozzi finanziati con i fondi regionali arriverà il 20% di acqua in più, ma stiamo coprendo le risorse idriche andate in esaurimento. Temiamo il peggioramento. L’acqua non si fabbrica”.

Cosa accadrà a Palermo?
“Su Palermo attualmente la riduzione della pressione ha funzionato, che io sappia non ci sono scenari di crisi grave imminenti. A fine mese faremo il punto della situzione, prendermo atto del livello delle risorse, potrebbe anche piovere e verificheremo se sia necessario procedere con ulteriori misure”

Quali sono gli ulteriori razionamenti che possono scattare ad agosto?
“A fine agosto scatteranno nuovi razionamenti in assenza di piogge a Enna, Caltanissetta e Agrigento. In questi Comuni anche le fonti alternative trovate non bastano. Nel Palermitano e Messinese abbiamo messo in funzione nuove fonti idriche”.

Cosa avete fatto concretamente in Sicilia?
“Attraverso la cabina di regia sono stati messi in moto i lavori di acquisizione e rifunzionalizzazione dei pozzi abbandonati, di sistemazione delle reti che stanno consentendo di evitare che molte realtà restino a secco. Sono state affrontate situazioni annose in tutta la Regione pensando anche al futuro. Ma adesso ho diramato una relazione ai sindaci e alle società di gestione: devono mettersi in moto per entrare in possesso e utilizzare più pozzi possibili”.

Cosa prevede la circolare?
“Gli enti preposti, sia regionali che comunali e i gestori provinciali non sono riusciti a mitigare la crisi che già era strutturale, per gli sprechi dell’acqua, per le dighe non collaudate. I sindaci devono cercare soluzioni in proprio. Requisire o comprare tutti i pozzi abbandonati, bisogna dotarsi di autobotti, noi le finanziamo”.

L’unica strada, nell’immediato, è quella dei nuovi pozzi?
“A livello precauzionale bisogna cercare pozzi, ce ne sono tanti abbandonati negli anni, anche a causa di una pompa che si guastava. Ci sono ancora risorse che possono essere attinte. Ci vuole l’azione di tutti quelli che conoscono il territorio e soprattutto è necessaria questa perfetta sintonia con sindaci e prefetti, per prevenire situazioni di tensione sociale degli agricoltori e dei cittadini”.

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