CATANIA – Allevamenti e coltivazioni sembrano non avere scampo. A causa della siccità, i pozzi aziendali sono ormai senza più una goccia di acqua. Una situazione ben nota soprattutto ai sindaci che, in queste settimane, emanano sempre più ordinanze di seppellimento carcasse.
Nel corso dell’ultima riunione della cabina di regia per l’emergenza idrica, presieduta a Palazzo d’Orleans dal Presidente Renato Schifani, il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta (protagonista di una denuncia video che ha fatto scalpore), aveva chiesto interventi straordinari per assicurare acqua agli allevamenti e alle coltivazioni permanenti.
Da lì, la proposta di utilizzo della risorsa idrica del Residence degli Aranci, oggi inutilizzata e che all’epoca della piena operatività del centro per l’accoglienza dei migranti, dissetava cinquemila ospiti e irrigava qualche decina di ettari di verde pubblico.
Nelle scorse ore pare essere arrivati a una svolta. “Ho incassato la disponibilità alla fornitura da parte della Pizzarotti Spa che ringrazio – spiega il primo cittadino di Mineo – ed ho prontamente inoltrato ai dirigenti regionali Cocina e Cartabellotta la proposta pervenuta, mi auguro che si agisca rapidamente per salvare bestiame e coltivazioni”.
Si tratta di un tentativo disperato di arginare l’emergenza nella Valle dei Margi, territorio compreso tra Mineo, Palagonia e Grammichele: nelle intenzioni, un modo per provare a salvare migliaia di capi di bestiame e di coltivazioni.
La palla passa adesso alla Regione Siciliana sollecitata ad una chiamata contro l’inesorabile scorrere del tempo.

