Sicilia, Crisafulli: “Contrario alle primarie: serve una sintesi” - Live Sicilia

Sicilia, Crisafulli: “Contrario alle primarie: serve una sintesi”

L’ex senatore a tutto campo.
L'INTERVISTA
di
3 min di lettura

ENNA – Grande è la confusione sotto il cielo del centrosinistra. E il grande timoniere, Mirello Crisafulli, mette in guardia i suoi in vista dell’appuntamento con le regionali. Serve definire in primis il perimetro della coalizione, poi trovare un nome che unisca: questa la rotta tracciata dall’ex senatore. “Spero solo che facciano lo sforzo per trovare un candidato, se si va alle primarie il risultato è indebolito già di per sé”, spiega Crisafulli che non nasconde il proprio scetticismo. Lo sforzo unitario rimane la stella polare, non solo a Palermo. Come dimostra la vicenda di D’Alema e compagni, un ritorno a casa che l’ex senatore accoglie con gioia. “Sono felice, sarebbe la prima volta che a sinistra si fa una riunificazione, normalmente si sono fatte soltanto scissioni”, afferma. 

Senatore, in questa fase di grande confusione lei potrebbe dare qualche dritta da buon un padre nobile della sinistra siciliana.

Grazie, grazie per la nobiltà.

Che cosa succede nel centrosinistra siciliano? Ci illumini.

Ancora niente, si sta tentando di costruire la coalizione. Adesso si tratta di capire come la definiamo questa coalizione perché così non possiamo più continuare: stiamo arrivando al traguardo ed è giusto trovare una proposta operativa da mettere in campo e da confrontare con i nostri interlocutori. 

Secondo lei questi ritardi danneggiano la corsa della coalizione?

No. Il punto è che se non si definisce il perimetro della coalizione non si capisce con chi possiamo decidere il nome di un precedente e poi farlo trovare pronto ai nostri eventuali partner: sarebbe un errore clamoroso. Dobbiamo trovarlo e trovarlo tutti assieme.

Secondo lei quanto incideranno le elezioni per il Quirinale in questo? Il quadro potrebbe subire degli sconvolgimenti?

Spero di no, spero che non incida ma non lo posso escludere perché può succedere.

Primarie si, primarie no? Nel centrosinistra Fava e Giarrusso hanno dato la loro disponibilità a correre. Che ne pensa?

Le primarie non hanno mai prodotto un risultato in Sicilia. Ma in ogni caso, ammesso che si facciano le primarie, bisogna definire le modalità. Io sono sinceramente contrario a fare le primarie. Preferisco che la coalizione si ritrovi su una sintesi definita che ci metta tutti nelle condizioni di poterci presentare con un candidato. Quando ci sono tanti candidati, significa che la coalizione non c’è. 

Il Pd in questa fase ha l’autorevolezza per esprimere un suo nome?

Il problema non è di chi è il nome, ma se il nome unisce tutti.  Sento che ci sono tanti nomi, tante ipotesi. Ma tutte queste ipotesi hanno un senso se si dovessero fare le primarie, ma a quel punto di nomi ne saranno anche altri. Si smembrerebbe ancora di più la coalizione. Tutti devono fare uno sforzo e mettere in campo le soluzioni che più uniscono non quelle che più si affermano con le primarie che sono un voto di appartenenza e nient’altro.

A proposito del Pd, felice del possibile ritorno di D’Alema?

Io sì. Sono particolarmente felice, non solo per D’Alema ma per tutti gli amici e i compagni di Leu. Abbiamo avuto un problema politico che si è risolto nel peggiore dei modi: con una scissione. Mi auguro che oggi non ci siano più motivi di recriminazione di questo genere e che si faccia uno sforzo per ricompattare tutte le forze. La sinistra ha bisogno di un esempio. Sarebbe la prima volta che a sinistra si fa una riunificazione, normalmente si sono fatte soltanto scissioni.

Il vecchio male della sinistra. No?

Sì, per questo sono particolarmente contento. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI