30 Ottobre 2021, 13:11
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In Sicilia è il giorno dopo l’apocalisse di pioggia e fango. Il giorno dopo la paura del ciclone che ha spezzato tre vite nel Catanese e provocato danni da un capo all’altro della zona orientale, colpendo anche il Siracusano e il Ragusano che si sono ritrovati a tu per tu con la devastazione. Il sole stamattina è apparso tra le nuvole su Catania, le condizioni meteo migliorano lievemente su tutta l’Isola, ma il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, è ancora cauto: “Non possiamo sapere se è davvero finita”, ha sottolineato stamattina, ribadendo che i danni sono ingenti e che tutti gli uomini e i mezzi sono ancora al lavoro per ripristinare i luoghi e mettere in sicurzza zone spazzate via dalla furia dell’acqua. D’altronde, l’allerta meteo è tuttora rossa nella Sicilia orientale ed è stata una notte di pioggia quella appena trascorsa. A Siracusa sì è continuato a lavorare con le idrovore. Nelle ultime ore i carabinieri hanno effettuato un giro di ricognizione in elicottero per accertare i danni sul Catanese.
A Catania ha soffiato il vento, ma le precipitazioni hanno avuto carattere stagionale e non hanno creato allarmi. Per questo la città etnea, con ordinanza del sindaco Salvo Pogliese, ha riaperto i negozi con ‘la revoca dell’ordinanza emanata ieri d’intesa con il comitato prefettizio”. Riaperto anche cimitero, “considerato anche l’approssimarsi delle giornate dedicate ai Defunti, rimanendo stabilita la chiusura dei cimiteri al tramonto”, ha sottolineato il primo cittadino. Ma non ripartono soltanto le attività commerciali.
Sono state riattivate molte linee ferroviarie nelle scorse ore sospese per i danni del maltempo e per evitare troppi spostamenti: un vero e proprio ‘lockdown meteorologico’ che ha tenuto in casa migliaia di cittadini tra le province più colpite, dove oggi si tira un sospito di sollievo: la pioggia è caduta anche nel Messinese, sia sulla costa che sulla parte interna della provincia, ma potrebbero essere gli ultimi effetti causati da un ‘colpo di coda’ del ‘Medicane’, l’uragano mediterraneo, che ha colpito anche la zona sud della Calabria. L”occhio’ di Apollo, infatti, secondo simulazioni su dati rilevati da radar e satelliti, sembra proseguire il suo cammino spostandosi verso sud-est in mare aperto. Intanto riaprono le statali del Catanese e del Siracusano, off limits nelle scorse ore per via di allagamenti, frane e smottamenti: le prefetture hanno comunicato la riapertura della 194, della la statale 114, della provinciale 104 nella zona balneare tra Ognina e Fontane Bianche; e le provinciali 67 e 16 a Lentini. Rimangono ancora chiuse al traffico per allagamenti la provinciale 3, la provinciale 5 e la provinciale 13. La linea ferroviaria Siracusa-Catania è stata riaperta a partire dalle 9, con cinque corse e l’aggiunta di un servizio sostitutivo con pullman. Chiusa invece la linea ferroviaria Siracusa-Modica anche in questo caso sono stati attivati i bus regionali. LEGGI ANCHE: Inferno d’acqua a Siracusa
Nel frattempo, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha trascorso la mattinata di oggi coordinando le attività della protezione civile. Decine gli interventi che sono stati effettuati su tutto il capoluogo per prestare assistenza alle famiglie, ma anche agli esercenti. “Ci vorrà un po’ di tempo per tornare alla normalità. E’ presto per fare una conta dei danni ma è evidente che tra Siracusa e la sua provincia i danni ammontano a diversi milioni di euro – dice -. Abbiamo fatto una serie di sopralluoghi perché tante famiglie hanno preferito non lasciare la loro abitazione. Con l’utilizzo delle pompe idrovore stiamo cercando di rimuovere l’acqua ma anche i detriti che ostruiscono i passaggi”. Le zone ancora allagate sono quelle soprattutto delle località balneari, come Fanusa ed Arenella, dove molte famiglie vivono stabilmente.
“Abbiamo liberato dall’acqua molte attività commerciali. L’emergenza sembra fortunatamente rientrata ma il lavoro è continuo e costante su tutto il territorio per cercare di tornare alle condizioni di normalità” continua il primo cittadino che insieme all’assessore alla protezione civile Sergio Imbrò si è adoperato in concertazione con gli altri Enti. “Ci sono diversi disagi – aggiunge – che riguardano la mancanza di energia elettrica in alcune zone. Ed i problemi elettrici hanno determinato difficoltà di approvvigionamento di alcuni serbatoi che forniscono la parte alta della città con quartieri rimasti senza acqua per tutta la mattina”. Adesso si attende il bollettino del pomeriggio per capire se l’uragano è definitivamente passato. “Mi piace sottolineare – concludei il sindaco – il lavoro corale di tutti: dalla polizia municipale alla protezione civile, dai volontari ai vigili del fuoco: nessuno si è risparmiato nel rimuovere gli alberi dalla strada, mettere in sicurezza i pali pericolanti, i tombini”. Oggi ordinanza sindacale che riaprirà il cimitero, i centri commerciali ed il mercato ortofrutticolo.
La conta dei danni è però tuttora in corso e fa paura. Gli interventi di protezione civile in Sicilia proseguono per fare fronte alle emergenze e alle criticità. “Ci sono stade da pulire, c’è anche da rimuovere e ci sono strutture da mettere in sicurezza e sopralluoghi da fare – ha spiegato Cocina -. Gli interventi maggiori sono a Siracusa e nella sua provincia, soprattutto ad Augusta, nella giornata di ieri rimasta isolata. Un primo bilancio di Coldiretti sul fronte dell’agricoltura è inoltre drammatico: “Intere piantagioni di agrumi sono state spazzate via – scrive l’associazione – coltivazioni di ortaggi sono state sommerse dall’acqua, cosi come gli impianti di irrigazione. Ma è anche impossibile entrare nei campi trasformati in laghi per la semina mentre con squadre di operai stanno cercando di liberare le strade rurali dai detriti e si spostano i sacchi di cenere dell’Etna posti a protezione delle case”. Mentre si contano i danni, dunque, si prova a ripartire. Ma le previsioni meteo non sono incoraggianti: una perturbazione è infatti in arrivo su tutta Italia, è stata soprannomminata ‘tempesta di Halloween’ e, secondo gli esperti, giungerà anche in Sicilia. “E’ ancora presto per dire che è tutto concluso – ha ribadito Cocina – anche perché è imprevedibile: ieri le previsioni davano in allontanamento il ciclone, poi è ritornato sull’isola”.
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30 Ottobre 2021, 13:11
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