PALERMO – “Lagalla per anni ha negato il problema della sicurezza in città e oggi parla improvvisamente di ‘emergenza’, ma è lui il primo responsabile. Il sindaco riferisca subito in Aula oppure si dimetta”. L’opposizione al comune di Palermo va allo scontro frontale con il primo cittadino.
La lettera al prefetto con cui Roberto Lagalla ha chiesto l’intervento del governo nazionale accende la miccia della polemica politica in una calda domenica estiva, all’antivigilia del Festino di Santa Rosalia.
E non c’è dubbio che anche la kermesse sarà un banco di prova per una città che negli ultimi mesi ha vissuto diversi episodi violenti ai danni sia dei palermitani che dei turisti, oltre che dei commercianti. Le spaccate, l’assalto alla cioccolateria, gli scippi, i pestaggi, le tentate violenze hanno spinto associazioni e sindacati a chiedere interventi urgenti.
La lettera del sindaco
“Non sono mancati – ha scritto Lagalla al prefetto nella sua missiva – gli ulteriori e allarmati interventi delle associazioni e dei rappresentanti delle categorie produttive e sociali, oltre che dello stesso corpo consolare accreditato a Palermo, che hanno richiamato l’attenzione delle istituzioni preposte al controllo e alla sicurezza del territorio, con particolare riferimento alla Prefettura, e a questa amministrazione comunale, spesso ritenuta, nell’immaginario collettivo, la naturale e diretta responsabile del contrasto alle azioni di delinquenza”.
Il sindaco ha chiesto un incontro “a stretto giro con le categorie che hanno segnalato maggiori disagi” che potrebbe concretizzarsi subito dopo il Festino.
Le opposizioni
“Come forze di opposizione esprimiamo profonda preoccupazione e indignazione per la drammatica condizione in cui versa Palermo – scrivono i consiglieri di Pd, M5s, Avs, Oso e Misto -. Ma se la violenza ci preoccupa, ancor più ci allarmano l’inaccettabile cronica assenza e la disarmante superficialità con cui l’amministrazione ha affrontato — o meglio, non affrontato — la situazione”.
Gli ultimi episodi, in ordine di tempo, sono la tentata violenza sessuale ai danni di una turista svizzera al Foro Italico, salvata grazie all’intervento di due commercianti, e lo scontro fra due ladri e una volante della Polizia, con la folla che ha protetto la fuga dei complici.
“Si dimetta”
Poi l’affondo, con la richiesta di una seduta di consiglio comunale proprio sulla sicurezza in città. “Oggi non basta più indignarsi a mezzo stampa – scrivono i consiglieri -. Pretendiamo che il sindaco Lagalla si presenti con urgenza in Aula a riferire su ogni omissione, su ogni sottovalutazione, su ogni ritardo”.
“Pretendiamo che inizi finalmente a governare, assumendosi la piena responsabilità del fallimento di questa amministrazione sul fronte della sicurezza. Pretendiamo misure concrete, rapide e documentabili. E se non è in grado di garantirle, allora abbia il coraggio di fare un passo indietro. Palermo non può più permettersi un sindaco assente”.

