I sindaci fanno fronte: | "A settembre nasce Rete Comune"

I sindaci fanno fronte: | “A settembre nasce Rete Comune”

Spiega il sindaco belpassese, Carlo Caputo: "Ci sono tanti bravi amministratori nei Comuni che tra mille difficoltà riescono ad esprimere buona politica. Eppure, tra Ato e Città Metropolitana, questa sembra un'isola rassegnata a politici disposti ad acconsentire, piegarsi, eseguire".

Il progetto politico
di
3 min di lettura

CATANIA. I sindaci e gli amministratori del territorio fanno fronte comune. Di seguito, l’intervento del sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, che lancia il nuovo progetto politico:

“A metà settembre fonderemo il movimento “Rete Comune”. Ci sono tanti bravi amministratori nei Comuni che tra mille difficoltà riescono ad esprimere buona politica. Il nostro obiettivo è metterli insieme. Se a Misterbianco un bravo assessore si inventa una bella iniziativa non c’è motivo per non esportare la bella esperienza a Zafferana, piuttosto che a Ragalna o Valverde. Insomma mettiamo in rete le buone prassi, per portare buona politica nei territori. Poi ci spingeremo oltre producendo proposte di legge ad un legislatore regionale lento e spesso incompetente. Ci sono temi che non vengono affrontati e definiti: impossibile risolvere i problemi attraverso dichiarazioni stampa. Un esempio? Piano rifiuti. Da tre anni il governo è fermo al palo. Ci ritroviamo con i famosi Ato in liquidazione ma non ancora chiusi e quindi carrozzoni di spreco di denaro pubblico ancora in attività; piattaforme per la differenziata insufficienti tanto che molti Comuni buttano il loro umido in discarica; un governo che dice di lottare il malaffare ma nei fatti con il suo immobilismo lo fagocita. Noi, amministratori dei Comuni conosciamo bene il problema e abbiamo le buone soluzioni. Qui a pagare sono i cittadini: ed a pagare in maniera seria!

Questa sembra un’isola rassegnata a politici disposti ad acconsentire, piegarsi, eseguire. Crolla un viadotto che spezza la Sicilia in due e non si reagisce. Fosse successo in una regione del nord Italia non vi è dubbio che rapidamente avrebbero trovato soluzioni con il genio militare e le migliori professionalità che sarebbero state messe in campo. E poi criticano i grillini. La strada dei grillini pericolosa? Certo, ma non è una buona risposta da dare quando crollano i viadotti e non si ha la capacità di reagire rapidamente. Ci vuole uno scatto d orgoglio, noi nel nostro piccolo vogliamo alimentare questo sentimento di rivalsa perché in questa terra di Sicilia tra qualche anno non rimarrà proprio nulla. Se ne vanno tutti, perfino le mafie! Ci vuole una cura choc, un serio piano per il Sud: un piano reale e non come quelli annunciati. Serve una classe politica seria ed autonoma capace di contrattare con uno stato nazionale. Noi vogliamo essere un nucleo per iniziare a parlare di buona politica coraggiosa, di quella che subito possono vedere i cittadini, per questo motivo partiamo da una rete di amministratori che nei rispettivi comuni metteranno in campo azioni comuni.

A novembre si voterà per la città metropolitana, la consideriamo una pessima legge ma questa è. Occorre che venga rappresentata da amministratori in gamba, altrimenti diventerà l’ennesimo “spaccio dei partiti” e di qualche onorevole intento a mettere i suoi uomini, i suoi grandi elettori. Nulla insomma di positivo. E lasciando fuori i cittadini dal voto, questo orizzonte è serio e reale. Siamo dell’idea che la città metropolitana non possa essere rappresentata dal sindaco di Catania, si otterrebbe naturalmente un governo del territorio fin troppo teso alla città e non alla provincia. La “Città metropolitana” deve rappresentare tutti”.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI