CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La gioia è infinita in casa Betaland Capo d’Orlando, e anche dalle parole di Giuseppe Sindoni trapela chiaramente questa sensazione di grande soddisfazione. Il direttore sportivo dei paladini ha ammesso che questa soddisfazione aumenta a dismisura, se si ripensa a ciò che si pronosticava all’inizio della stagione – ma anche a campionato in corso – per la formazione guidata da Gennaro Di Carlo: “Sicuramente è un traguardo che in tanti non avrebbero pronosticato quest’estate – ha dichiarato Sindoni in esclusiva per Live Sicilia Sport – , ma anche un mese fa o una settimana fa. Eppure questa squadra continua a dimostrare grandi doti morali, di giocare una bella pallacanestro e di aver fatto ormai del PalaFantozzi un fortino. Sette vittorie in casa, perdipiù consecutive, in serie A sono veramente tanta roba, siamo contenti di questo, vogliamo continuare con questa qualità casalinga, sperando di innalzare quella in trasferta. Le Final Eight ce le godiamo, credo che si sia chiuso un cerchio lungo nove anni, è stato bello farlo anche se sull’altra panchina c’era Meo Sacchetti, l’uomo delle Final Eight del 2008. È un bel momento e vogliamo godercelo”.
Eppure Sindoni e tutta l’Orlandina vedevano di buonissimo occhio il roster che era stato costruito in estate, con le idee dello stesso ds e con gli sforzi fatti dal papà-presidente. Un roster che, sentendo il parere del giovane dirigente biancoblu, potrà ancora far sognare i propri tifosi fino al termine della stagione: “A me la squadra piace tanto, perchè credo che incarni i valori che abbiamo capito, cercato e voluto. Centrare queste vittorie per noi ha un sapore speciale. Non vogliamo cullarci su ciò che abbiamo fatto, vogliamo continuare così perchè siamo consapevoli che il roster che abbiamo costruito è di qualità, quindi non possiamo e non vogliamo pensare che sia stata toccata la vetta, non camperemo di rendita e non vogliamo pensare che qualunque cosa arrivi in più da adesso in poi vada bene. Vogliamo e dobbiamo continuare a dare il 100% perchè pensiamo che tanti obiettivi siano ancora raggiungibili”.
Il magico girone di andata dell’Orlandina si chiuderà a Pesaro, al cospetto di quel Simas Jasaitis che quest’estate ha deciso di lasciare la Sicilia, attratto da un contratto più pesante. Sindoni parla ancora benissimo dell’esterno lituano, al quale augura di vivere un girone di ritorno migliore anche se al tempo stesso si gode la sua squadra: “Simas è un ragazzo con cui abbiamo un rapporto speciale. Quest’estate abbiamo discusso della possibilità di prolungare la sua permanenza, poi Pesaro si è presentata con un’offerta che non potevamo pareggiare, forse non potevamo raggiungere nemmeno il 50% della loro offerta. Ora è andato lì, Pesaro purtroppo naviga in brutte acque, a due punti dall’ultimo posto. Speriamo che arrivino momenti migliori anche per Jasaitis, ma onestamente è andata meglio a noi, più che altro perchè credo che giochiamo una pallacanestro migliore di quella attuale di Pesaro. Lato economico a parte, credo che sia lui a rimpiangere la scelta fatta in estate”.
L’addio di Bruno Fitipaldo, per quanto improvviso e imprevisto, non ha gettato nello sconforto l’ambiente della Betaland. La delusione per la partenza del playmaker uruguaiano è stata subito cancellata dalla super-vittoria su Brindisi. Una vittoria che Sindoni sentiva che sarebbe arrivata, nonostante il pessimismo che serpeggiava dopo l’addio del regista sudamericano: “Per quanto riguarda il playmaker, io la penso così: Tepic due anni fa ha fatto da playmaker a una squadra che ha giocato le Top 16 di Eurolega. È vero che Fitipaldo è stato forse il miglior playmaker della lega, per questo ha avuto l’interessamento di una squadra importante in Europa, ma penso che il roster sceso in campo oggi ha tutte le carte in regole per battere chiunque. Adesso sicuramente aggiungeremo un playmaker per riportare Tepic in ala piccola. La vittoria di oggi (lunedì, ndr) non è una sorpresa: se qualcuno pensa che sia una sorpresa, forse sta sbagliando per la seconda volta sulle spalle di Capo d’Orlando”.
Giuseppe Sindoni ci risponde anche alla provocazione, lanciata dal padre durante la cena pre-natalizia di squadra. Gianluca Basile era stato invitato, dal presidente della Betaland, a tornare in campo in caso di qualificazione alle Final Eight, per disputare proprio la tre giorni in programma tra poco più di un mese a Rimini, ma difficilmente questo invito verrà raccolto: “Dovremmo chiedere al diretto interessato. Però io l’ho incrociato dopo la partita e in questi giorni siamo stati in contatto, onestamente credo che sia una provocazione, ma non troppo, anche se sarà destinata a rimanere tale. Credo che Gianluca si stia godendo la vita lontano dal parquet, e credo che per il momento ci rimarrà”.
L’Orlandina Basket è al quinto posto in solitaria in vista della fine del girone di andata. Posizione che potrebbe essere confermata o addirittura migliorata al giro di boa. Sindoni non si pone limiti, e ammette che ora la qualificazione ai playoff scudetto diventa un obiettivo, esattamente come avvenne nove anni fa: “È un obiettivo che abbiamo. Alla fine le Final Eight consacrano le migliori otto del girone di andata, e il 50% del campionato è già un banco di prova importante. Adesso non sarà semplice, perchè dovremo tenere lo stesso ruolino di marcia, consapevoli che al PalaFantozzi dovremo affrontare tre delle prime quattro, ovvero Venezia, Avellino e Reggio Emilia. Da una parte questo ci rende la vita un po’ più difficile – conclude il ds – , ma dall’altra parte c’è il fatto che il PalaFantozzi si sta dimostrando un fattore importante, e questo va associato ad un calendario esterno che, Milano a parte, ci dà l’opportunità di fare qualche colpo in più. Direi che centrando almeno un paio di vittorie in trasferta, anche i playoff possono essere centrati”.
