Sindoni, promessa mantenuta:| "Il sogno Orlandina continua" - Live Sicilia

Sindoni, promessa mantenuta:| “Il sogno Orlandina continua”

A sei anni di distanza dalla sfida-playoff con Avellino, Capo d'Orlando ritrova la massima serie. Il presidente dei paladini punta a mantenere la categoria e scommette su coach Griccioli.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Ultime frenetiche ore prima della palla a due con Pistoia. Il popolo del Palafantozzi freme, in attesa di rivedere l’Orlandina in massima serie. Un’emozione che fa pensare all’ingiustizia subita sei anni fa, quando dopo una splendida cavalcata che portò fino ai playoff, i paladini vennero esclusi dal campionato di serie A. Enzo Sindoni, presidente dell’Orlandina, aveva promesso di riportare Capo d’Orlando a quei livelli. Sei anni dopo, quella promessa è mantenuta: “La promessa nasceva dalla considerazione che io ho sempre ritenuto quell’esclusione ingiusta – ha dichiarato il presidente Sindoni – e l’unico modo per riparare quel torto subito era quello di azzerare tutto, ripartire e riconquistare la serie A. Abbiamo fatto in fretta e ci siamo meritati tutto. Sono molto sereno e consapevole, so che forse un giorno l’Orlandina non giocherà più in questo campionato, noi non siamo una realtà come lo sono Milano, Roma o Bologna, ma questo lo potrà e lo dovrà decidere solo il campo”.

Capo d’Orlando si presenta ai nastri di partenza con lo stesso spirito che ha caratterizzato le prime avventure in serie A. Tutte caratteristiche a cui Sindoni vuole dare risalto: “Con l’umiltà di sapere che siamo il comune più piccolo in Europa ad avere una squadra di pallacanestro che gioca nella massima serie. Sono però assolutamente convinto che se ognuno di noi fa il proprio dovere al massimo delle proprie capacità e possibilità, potremo rendere questo ‘sogno’ lunghissimo”. Nel cammino, Sindoni e l’Orlandina ritroveranno tante vecchie facce, gente che ha fatto la storia dell’Upea: “Mi fa molto piacere e sono contento di rincontrare e riabbracciare tanti amici, ma la verità è che uno alla volta vorrei batterli tutti. Al di là dell’aspetto sportivo agonistico, sono legato a tutti gli ex orlandini da un rapporto umano di grande affetto e amicizia che parte dalla condivisione di momenti indimenticabili. So che anche a ognuno di loro farà piacere tornare a Capo d’Orlando, un paese che ha sempre saputo accogliere tutti come figli e che li ha visti partire quasi tutti dispiaciuti”.

Intanto, l’Orlandina ha concluso il pre-campionato in crescendo, portando a casa anche vittorie prestigiose in amichevole. Una preparazione che lascia soddisfatto il presidente: “Direi ottima, oltre le aspettative, considerando i due disagi che abbiamo avuto: da un lato il fatto di aver saputo in ritardo in quale serie avremmo giocato e dall’altro gli importantissimi lavori che si sono svolti al PalaFantozzi che ci hanno impedito di organizzare delle amichevoli in casa, secondo me molto utili soprattutto per i nuovi giocatori”. I meriti per quanto fatto in preseason non possono non andare al nuovo tecnico Griccioli: “I risultati sono stati comunque buoni – ha affermato Sindoni – soprattutto per l’impegno e la qualità del lavoro in campo di Giulio Griccioli, che io candido ad essere il miglior allenatore emergente nella prossima serie A”.

Emergenti non saranno invece i vari Basile, Soragna e Nicevic, che hanno deciso di restare ancora un anno a Capo d’Orlando: “Ciò mi rende davvero orgoglioso e mi dà grandissima gioia. Significa non solo che la nostra piazza ha grande credibilità e offrirà ancora un grande spettacolo sportivo, ma ci dà anche l’idea di quanto sia alta la qualità della vita a Capo d’Orlando”. Una piazza che ha stregato anche un ex NBA come Jonny Flynn: “Il merito è tutto di Giuseppe (il figlio di Sindoni, d.s. dell’Orlandina ndr), è riuscito a rendere attraente questa piazza a un giocatore di questo livello. Vista dall’altra parte dell’oceano, chissà quanto gli sarà sembrata piccola, eppure Giuseppe ha avuto la disponibilità di Jonny. Flynn è un giocatore che farà a lungo parlare di sé e a cui chiediamo di guidarci al traguardo della salvezza”.

 

Permanenza in massima serie, dunque, ma non solo: “L’obiettivo è innanzitutto crescere e tenere alto il nome di Capo d’Orlando affinché questo progetto, che io continuo a chiamare sogno, sia il più duraturo possibile”. Il sogno può ricominciare, lì dove si era fermato. Domenica si riparte, con Capo d’Orlando nuovamente in A.


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