Siulp: "I professionisti del disordine siano assicurati alla giustizia"

Siulp: “I professionisti del disordine siano assicurati alla giustizia”

Il sindacato di polizia in merito ai fatti avvenuti durante le manifestazioni per Gaza

CATANIA – Nella giornata del 22 settembre, in diverse città metropolitane d’Italia, si è svolta la Manifestazione Pacifica, che il SIULP catanese definisce con la “M” maiuscola per l’intento di solidarietà nei confronti dei popoli colpiti dalle guerre. Manifestazioni che, come spesso accade, intraprendono un epilogo totalmente diverso per colpa di coloro che, infiltrandosi, utilizzano tale strumento per fini diversi e di guerriglia urbana. I professionisti del disordine!

Diversi sono stati gli scontri nelle diverse piazze italiane, solidarietà nella circostanza alle Donne ed agli Uomini della Polizia di Stato di Milano dove l’evolversi della manifestazione ha portato a degli scontri efferati con i manifestanti annoverando diversi feriti tra le Forze dell’Ordine, che in parte hanno interessato anche il capoluogo Etneo. Ieri durante i momenti di tensione verificatesi nelle adiacenze del Porto di Catania – per via del blocco stradale non autorizzato, del cambio del percorso preannunciato e dell’intento di accedere all’interno della struttura portuale – diversi appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno riportato lesioni e ferite. Il Segretario Generale Provinciale, Giuseppe Scaccianoce, ribadisce ancora una volta che il diritto a manifestare, riconosciuto dalla Costituzione Italiana verso la quale tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno prestato giuramento e fedeltà – diritto disciplinato tra l’altro dal T.U.L.P.S.

Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza – non può, nel contempo, arrogare il diritto di violare le normative di Legge vigenti scagliandosi contro i tutori dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Il SIULP, continua il Segretario Generale Provinciale, è impegnato da anni in una campagna di sensibilizzazione, con raccolta firme, finalizzata alla certezza della pena per chi commette specifici reati contro le divise, i Pubblici Ufficiali nonché coloro incaricati di un pubblico servizio, esprimendo la massima solidarietà ai colleghi e si unisce alla preoccupazione dei loro affetti.

Non è più sufficiente riverberare all’infinito il grido di allarme perché si ponga rimedio alle vili aggressioni delle donne e degli uomini in divisa, vittime loro malgrado ogni 3 ore di qualcuno che li vede quale nemico solamente perché rappresenta lo Stato. Spingendo così, è paradossale, all’emulazione piuttosto che al pubblico disprezzo perché è codardo, è ripugnante, è indegno chi aggredisce un lavoratore che invece dovrebbe essere figlio amatissimo della comunità per il solo fatto che si fa carico di vigilare sulla corretta convivenza civile con la funzione di conservare l’ordine pubblico, la sicurezza e la pace sociale.

Il S.I.U.L.P. del capoluogo etneo ringrazia in primis tutte le donne e gli uomini in divisa che ieri hanno partecipato alla manifestazione affinché tutto non abbia avuto dei risvolti ancor più preoccupanti, rivolgendo, nel contempo, un plauso ai Vertici della Questura che, nonostante i presupposti di guerriglia urbana paventati, hanno saputo dare l’impronta più serena e distensiva al servizio di ordine pubblico. Si auspica che i soliti Professionisti del disordine, vengano assicurati alla Giustizia.


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