PALERMO – Quasi un milione e mezzo di euro per dieci linee d’intervento, che vanno dalle iniziative a favore dei ciechi a quelle per i malati terminali oncologici, passando per le donne vittime di violenze, il prestito d’onore e il fondo anti-usura. E’ in dirittura d’arrivo l’avviso del comune di Palermo pubblicato alcuni mesi fa per la co-progettazione con soggetti privati, che agiranno in partenariato con Palazzo delle Aquile. La commissione di gara ha infatti stilato l’elenco delle associazioni che hanno superato la selezione e che adesso, insieme al Comune, dovranno programmare i progetti che, salvo intoppi, potrebbero prendere il via tra un mese.
“Abbiamo emanato un bando per individuare i soggetti con cui progettare insieme come spendere una parte dei fondi destinati in bilancio al sociale – spiega l’assessore al ramo Agnese Ciulla – si tratta di una progettazione partecipata di fondi che fino a qualche tempo fa non esistevano nemmeno. In questo modo metteremo insieme il punto di vista dell’amministrazione e dei privati scelti in base alla propria esperienza e alla propria conoscenza del territorio”.
In realtà, delle dieci linee d’intervento due sono risultate senza vincitori: quella per le mense sociali (20mila euro) e quella per le attività culturali destinate ai ciechi (altri 20mila). “Nel primo caso sposteremo le somme sull’emergenza sociale – spiega l’assessore – mentre nel secondo riapriremo i termini del bando”. Delle 85 istanze, tre sono state escluse perché presentate in ritardo mentre otto enti sono stati esclusi per aver ottenuto un punteggio inferiore ai 50 punti. Altri 27, invece, sono stati esclusi per vari difetti nell’istanza tra cui, incredibilmente, la mancata compilazione di una delle voci della domanda che chiedeva se l’ente si fosse o meno avvalso di piani individuali di emersione del lavoro nero. In parecchi infatti hanno lasciato la casella in bianco, senza rispondere in termini positivi o negativi, e così la commissione li ha dovuti escludere. Adesso ci saranno dieci giorni di tempo per eventuali contestazioni e, a meno di intoppi, tra un mese i progetti prenderanno il via.
I fondi saranno così suddivisi: percorsi per donne vittime di violenza (121mila euro); donne che avviano un percorso un percorso di fuoriuscita dalla violenza di genere (50mila euro); microcredito rivolto alle donne vittime di violenza per avviare attività lavorative e microimprese (40mila euro); iniziative a favore dei ciechi (120mila euro); volontariato (50mila euro); prestito d’onore (100mila euro); fondo anti-usura (50mila euro); inclusione degli anziani (80mila euro); autonomia abitativa (160mila euro); assistenza ai malati terminali oncologici (190mila euro); progetti per l’area sociale (13.500 euro).
In alcuni casi, però, risultano esserci più enti per lo stesso progetto. “In quel caso – continua l’assessore – proporremo loro di realizzarlo tutti insieme, collaborando, oppure procederemo a sorteggio”. Le iniziative prevedono, per l’appunto, iniziative finora non finanziate dal Comune come il prestito d’onore (ovvero piccoli prestiti a donne che decidono di avviare imprese per l’acquisto del materiale iniziale, poi da restituire, il tutto mediante un istituto finanziario); il fondo anti-usura per il sostegno alle famiglie che, a causa di eventi particolari come il licenziamento, corrono il rischio di perdere la casa per non poter pagare più il mutuo; e ancora gli interventi per l’inclusione sociale degli anziani e il sostegno alle donne vittime di violenze, che potranno così emanciparsi ed essere più libere e indipendenti, così come l’assistenza alle famiglie dei malati terminali oncologici.
