PALERMO – “Polemica pretestuosa”. È così che il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Savona, ha etichettato la “faida” interna che in questi giorni si sta combattendo nel partito dopo la richiesta da parte di quattro deputati regionali – Marianna Caronia, Rosanna Cannata, Tommaso Calderone e Riccardo Gallo – di azzerare la dirigenza del partito, in seguito ai risultati elettorali, ma anche per la mancata condivisione di una linea politica.
“Forza Italia – aggiunge Savona – partiva, due anni fa, dal 4% delle precedenti amministrative ed è progressivamente cresciuta raggiungendo prima il 16%, alle consultazioni regionali di novembre scorso, ed incrementando ancora il consenso attestandosi fino al 21% alle Politiche. Il dato conferma la bontà delle scelte del coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè. Se non si vuole scadere nella polemica pretestuosa, non si possono negare tali progressi e i rispettivi meriti dell’attuale coordinamento. Invito tutti ad affidare le proprie considerazioni a sedi più consone, per un confronto sereno e un’analisi del voto oggettiva”.
Sempre di più nel partito siciliano, gli attestati di stima per il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché. E sempre più isolati i quattro “ribelli”. “L’attento lavoro di coordinamento e di gestione politica del partito da parte del nostro coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè, ha evitato che anche il nostro partito venisse travolto dall’onda gialla grillina”. A dirlo è il deputato regionale di Forza Italia in Sicilia, Orazio Ragusa. “Proprio grazie a questo impegno profuso da Miccichè – continua Ragusa – Fi ha tenuto botta facendo in modo che, addirittura, in Sicilia risultasse il partito in cui ha raccolto di più, in termini di consensi, rispetto al resto d’Italia. D’altro canto, Miccichè non è nuovo a questi risultati, ha saputo gestire nella maniera migliore le varie fasi del partito, anche quelle più complesse e problematiche, riuscendo sempre a raggiungere risultati ragguardevoli. Sino a quelli maturati nello scorso fine settimana che testimoniano, qualora ce ne fosse di bisogno, la buona riuscita della sua azione politica nella nostra isola. E’ proprio grazie a Miccichè se in Sicilia, Forza Italia, adesso, può dire di essere rinata”, conclude Ragusa.
“Gianfranco è diventato coordinatore regionale di Forza Italia – aggiunge Nino Minardo, rieletto deputato – raccogliendo i cocci del 6% alle Amministrative; con lui, lo scorso novembre, alle elezioni Regionali, siamo cresciuti sino al 16% e adesso, il voto di queste elezioni Politiche, ci porta al 21%. Questi sono gli incontrovertibili numeri che dimostrano il suo eccellente, proficuo ed efficace lavoro per Forza Italia e per la sua affermazione in Sicilia. Senza dimenticare il fatto che è grazie al suo lavoro di mediazione, che il centrodestra è ‘rinato’ in Sicilia, vincendo le elezioni regionali di novembre e ponendo le basi per una coalizione unita e coesa”.
“So che la frenesia elettorale è una pessima bevanda – dice Urania Papatheu, neo eletta al Senato nelle liste di Forza Italia in Sicilia – lenta da smaltire e che deforma le visioni di qualcuno ma, quando si vince come noi abbiamo ottenuto, la politica matura si occupa dei temi successivi alle elezioni. Si passa dai livori personali ai lavori per il Paese”.
Anche dai Giovani di Forza Italia arriva il sostegno al coordinatore regionale “oggetto di accuse infondate”. “Il risultato di FI in Sicilia – scrive in una nota il vice coordinatore regionale di Forza Italia Giovani, Valeria Sapienza – premia indiscutibilmente l’importante lavoro fatto dal commissario regionale Gianfranco Miccichè. Da giovane militante non condivido le modalità, i toni e i tempi con cui sono state mosse critiche da alcuni deputati di Forza Italia. Nessuno si è mai sottratto al confronto e al dibattito, ma questo deve essere fatto nelle opportune sedi e nel rispetto delle regole comuni”.