Soluzione per Termini Imerese | Grifa pronta a costruire l'auto ibrida - Live Sicilia

Soluzione per Termini Imerese | Grifa pronta a costruire l’auto ibrida

Il piano: mettere sul mercato 35mila vetture all'anno, con un investimento pluriennale complessivo di 250 milioni di euro e assorbendo almeno 450 operai.

vertice al ministero per lo sviluppo economico
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TERMINI IMERESE (PALERMO) – Un auto ibrida di segmento A da assemblare nello stabilimento Fiat di Termini Imerese con l’obiettivo di mettere sul mercato a regime 35 mila pezzi all’anno, con un investimento pluriennale complessivo di 250 milioni di euro e assorbendo almeno 450 operai, più la creazione di un indotto locale. A presentare il piano è la “Grifa spa”, Gruppo italiano fabbriche automobili, che ha illustrato il progetto nella sue linee generali nel corso del vertice al ministero per lo Sviluppo. Nuovo incontro l’8 luglio.

Presenti al Mise il vice ministro Claudio De Vincenti, il governatore Rosario Crocetta, rappresentanti della Fiat, di Confindustria Sicilia e delegazioni di Fim, Fiom e Uilm. Per la Grifa Spa, che ha previsto un aumento di capitale da 25 a 100 mln di euro, c’era l’amministratore delegato Augusto Forenza. Partner nell’operazione anche la “Walking word consulting, società con sede a Torino e rappresentata alla riunione dal presidente Giuseppe Ragni che è un ex dirigente Fiat e la “Leonardo italian and engineering Srl” con sede a Roma, rappresentata da Giuseppe Valli. Nel progetto, secondo quanto si apprende, ci sarebbero anche investitori stranieri che operano in Brasile. “É la prima volta – dice Crocetta – che ci troviamo di fronte a degli imprenditori che vogliono veramente investire e lo fanno in un settore che nei prossimi anni avrà un notevole sviluppo”. L’assessore Vancheri ha manifestato al tavolo la disponibilità della Regione “a rendere operativi tutti i programmi sia in termini di autorizzazioni che di impegno nelle aree all’interno del sito”. Soddisfatto anche il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato: “Finalmente una speranza concreta dopo tanti periodi di buio”. La Regione sostiene che “l’investimento si aggira intorno a 250 milioni con una capacità iniziale di assorbimento di circa 450 unità lavorative dirette, oltre al notevole numero di lavoratori tra diretti e indiretti che saranno rioccupati grazie a questi investimenti nelle varie fasi di avanzamento compreso la creazione dell’indotto”.


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