CATANIA – Continua il dibattito su Sostare e il nuovo contratto di servizio. La decisione presa in Giunta, e che andrà ratificata dal Consiglio comunale sembra aver trovato più oppositori che sostenitori. Non solo tra i comuni cittadini e le associazioni di categoria, che si sono dette contrarie a quanto stabilito dall’amministrazione, ma anche tra i rappresentanti dei cittadini a Palazzo degli Elefanti. Una presa di posizione giustificata, in generale, per via dall’assenza di un trasporto pubblico efficiente, di un’alternativa valida e delle presunte forme di “discriminazione” nei confronti di commercianti, lavoratori e residenti delle aree in cui la tariffa verrà aumentata.
In relazione alla sosta notturna, poi, alcune posizioni sono ancora più nette, anche da parte di rappresentanti della maggioranza. Che rilanciano suggerimenti per rendere la partecipata più efficiente. Come il vicepresidente della Commissione Bilancio, Agatino Lanzafame, di Con Bianco per Catania, che rilancia la necessità di prevedere agevolazioni per alcune categorie, come gli studenti universitari e rendere efficiente la società partecipata, riducendo gli sprechi.
“Sta per arrivare in Consiglio Comunale la bozza del nuovo contratto di servizio con Sostare – afferma: prima di parlare di rimodulazione delle tariffe, però, è necessario lavorare per rendere maggiormente efficiente l’azienda. L’amministrazione ha ben chiaro che il risanamento della società non può e non deve essere pagato dai cittadini”.
Quali sono i risparmi che dovrebbero essere messi in atto?
In un momento di grave crisi economica è necessario che il riordino ed il risanamento delle aziende partecipate passi innanzitutto attraverso la valorizzazione dei lavoratori e l’azzeramento delle spese inutili. Un esempio? Oggi Sostare paga un “pool” di avvocati esterni alla società per svolgere l’ordinaria attività di riscossione della penale che consiste nel semplice invio di una lettera (mediante posta semplice) per “ricordare” ai cittadini di pagare. In poche parole, la società paga poco meno di 200.000 euro l’anno ad alcuni avvocati, selezionati non si sa in base a quali criteri, per spedire delle semplici letterine prive di qualsiasi efficacia, non essendo in alcun modo notificate. Si tratta di una scelta deprecabile che si è ereditata dalla precedente gestione e che già più di un anno fa avevo denunciato. Il nuovo presidente, però, ha scelto di mantenere tale sistema e anzi ha moltiplicato gli avvocati che svolgono questa attività.
Quali sono le proposte alternative per la riscossione?
Come ho già detto più volte in Commissione Bilancio basterebbe che per lo svolgimento di questa attività di “riscossione” si utilizzassero – e valorizzassero – i dipendenti della società. Per inviare lettere di diffida precompilate non serve certo un avvocato. Oppure, se lo si ritenesse necessario, potremmo stipulare un protocollo d’intesa con l’avvocatura comunale. In ognuna delle due ipotesi si risparmierebbero centinaia di migliaia di euro. Per questo presenterò un emendamento al contratto di servizio per fare in modo che tutte le attività previste dal contratto – ivi compresa la riscossione – siano svolte esclusivamente da dipendenti interni o comunque senza costi aggiuntivi per la società. Magari causeremo un dispiacere a qualche “studio legale”, ma di certo faremo risparmiare un bel po’ di soldi ai catanesi.
Cosa pensa il Consiglio della bozza di contratto delibata dalla Giunta Comunale?
Credo sia un bene che l’amministrazione abbia finalmente delibato una bozza di contratto di servizio da sottoporre al Consiglio comunale. Si tratta di uno strumento prezioso non soltanto per regolamentare la sosta in città ma anche per definire il presente ed il futuro dell’azienda e dei lavoratori – che hanno bisogno di certezze. Adesso attendiamo di prendere visione della bozza per dare il nostro contributo nello spirito di leale collaborazione che ha sempre caratterizzato i rapporti tra Consiglio Comunale e Giunta”.
E sulle tariffe? Quali sono gli intendimenti del Consiglio Comunale rispetto alle varie proposte circolate in questi giorni?
“Credo che sia la Giunta che il Consiglio abbiano chiaro che non è il alcun modo sostenibile un aumento lineare del biglietto. Attendiamo di conoscere nel dettaglio la proposta dell’amministrazione. L’istituzione di una tariffa differenziata per le diverse zone della città può essere uno strumento utile per regolare la sosta, ma è chiaro che se si istituiscono delle aree in cui la tariffa è pari ad 1 € è altrettanto chiaro che in altre zone della città dovrà esserci una riduzione del costo della sosta rispetto a quello attuale. Lo stesso vale per la sosta notturna: invece di prevedere la sosta notturna a pagamento in tutto il centro storico, su cui personalmente non sono d’accordo, perché non istituire delle aree di sosta “custodite” da sostare nei pressi del centro storico? Potrebbe essere una soluzione valida per liberare, ad esempio, piazza Borsellino dai parcheggiatori abusivi. In questo senso credo che il Consiglio cercherà di avviare un dialogo virtuoso con la Giunta sulla base della premessa – condivisa – che le scelte in materia di sosta non possono e non devono essere orientate dall’esigenza di “fare cassa”.
La proposta dell’Amministrazione, quindi, potrebbe subire modifiche in Consiglio?
Sono certo che in Consiglio la proposta dell’amministrazione sarà valorizzata e migliorata con il contributo di tutte le forze vive della città, che questo Consiglio ha sempre ascoltato. Ad esempio è mia intenzione presentare un emendamento per accogliere ed attuare, finalmente, la proposta avanzata da diverse associazioni universitarie per l’istituzione di un abbonamento dedicato per gli studenti universitari che permetta agli stessi di parcheggiare nei pressi del proprio dipartimento ad un prezzo ridottissimo. Così facciamo un altro piccolo passo per garantire l’effettività del diritto allo studio e diamo un duro colpo al business dei parcheggiatori abusivi nei pressi delle facoltà”.