PALERMO – Torna a piede libero il 49enne arrestato due notti fa allo Zen 2 dopo una sparatoria. Giuseppe Di Masi, pregiudicato che abita in via Fausto Coppi e difeso dall’avvocato Mauro Torti, è stato scarcerato dopo l’udienza di convalida davanti al Gip Lorenzo Jannelli, ma per lui è stato disposto il divieto di avvicinamento all’abitazione dell’uomo rimasto ferito.
A finire in ospedale perché raggiunto di striscio da un proiettile, è stato un parente del bambino con cui il figlio di Di Masi aveva avuto una discussione. Una lite per un pallone poi sfociata, in serata, in una rissa tra famiglie e poi negli spari. Secondo la polizia giunta in via Rocky Marciano in massa, il 49enne ha esploso almeno due colpi, ma Di Masi ha dichiarato di non avere impugnato l’arma, che in base al suo racconto sarebbe stata in possesso dell’altra famiglia: gli spari sarebbero partiti accidentalmente durante la colluttazione.
Fatto sta che l’arma non si trova e che le indagini su quanto avvenuto nel quartiere periferico della città sono ancora in corso. Gli investigatori vogliono ricostruire, tassello dopo tassello, quella che avrebbe tutti i connotati di una spedizione punitiva.
