CATANIA -Poteva essere un’altra tragedia del mare. Ma fortunatamente la traversata dei 274 migranti soccorsi dal rimorchiatore Asso 21 è terminata senza nemmeno una vittima. Durante il trasbordo infatti – da quanto raccontato agli inquirenti dagli alcuni migranti e dal comandante e dal primo ufficiale della nave – un motoscafo grigio si sarebbe accostato e due degli occupanti armati di fucili mitragliatori avrebbero esploso alcuni colpi in aria. Forse per accelerare le operazioni di trasferimento dal barcone al rimorchiatore. Due migranti a causa del tranbusto sono finiti in mare, ma sono stati prontamente salvati e fatti salire a bordo dell’Asso 21, che è arrivato al porto di Catania ieri mattina alle 8.
La Squadra Mobile ha immediatamente avviato le indagini: raccolte le varie dichiarazioni sono riusciti ad avere una descrizione del gommone battente bandiera libica da cui sono partiti gli spari. Sarebbe un natante di colore verde militare con due motori fuoribordo, dotato di barra lampeggiante, battente bandiere libica. A a bordo ci sarebbero stati quattro individui che indossavano impermeabili di colore giallo. Due di loro, completato il trasporto dei migranti, sarebbero saliti a bordo del peschereccio su cui viaggiavano i migranti per riportarlo indietro. Le due imbarcazioni, infatti, sarebbero partite alla volta delle coste libiche.
Ieri mattina subito dopo l’approdo al porto del mercantile Asso 21 gli agenti hanno avviato gli accertamenti utili a capire se tra i migranti sbarcati a Catania ci potessero essere scafisti. Le indagini, coordinate dalla Dda di Catania, hanno portato al fermo di un egiziano, Marghali Saber Marghali Ali, 41 anni. E’ accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” diretti da Francesca Batisti. Ali è sospettato di essere il conducente del barcone in legno di circa 15 metri, di colore azzurro, privo di bandiera e sigla di identificazione, su cui viaggiavano i 274 migranti. L’egiziano aveva con sè un borsone dove all’interno la polizia ha trovato e sequestrato 5 mila dollari, 700 euro e due cellulari. Il presunto scafista è stato tradotto nel carcere di Piazza Lanza: il Gip nelle prossime ore svolgerà l’interrogatorio di garanzia e deciderà sulla convalida del fermo.