PALERMO – Una sanzione da 50 mila a mezzo milione di euro per chi, entro 15 giorni, non invierà alla Corte dei Conti l’elenco dettagliato delle spese elettorali sostenute durante le Comunali del 2017 a Palermo. E’ questo il contenuto di una lettera che la Sezione di controllo per la Sicilia della magistratura contabile ha inviato, in questi giorni, ai rappresentanti delle liste che hanno partecipato alle ultime elezioni Amministrative del capoluogo.
Una missiva che ha colto di sorpresa molti dei rappresentanti delle liste, visto che si tratta di una assoluta novità. La legge a cui fa riferimento la lettera della Corte dei Conti è la 96 del 6 luglio 2012, cioè successiva alle penultime Comunali che si sono svolte a Palermo nel maggio di quell’anno. La normativa ha introdotto nuovi limiti alle spese dei candidati a sindaco e consigliere e delle liste, ma soprattutto ha introdotto l’obbligo di depositare presso gli uffici della magistratura contabile i consuntivi delle spese sostenute da partiti, movimenti politici e liste, con tanto di “pertinente documentazione probatoria”. Peccato che in molti non lo abbiano fatto e così la Corte ha deciso di scrivere a tappeto, dando il termine ultimo di 15 giorni. E le sanzioni sono anche molto salate: l’articolo 13 prevede infatti una multa che va da 50 mila a 500 mila euro.
In verità, si tratta di una materia assai confusa: la competenza sulla materia elettorale è tutta siciliana e l’Isola, come spesso accade, non ha mai recepito la norma in questione. Tanto è vero che, per le ultime Regionali, la Corte d’Appello non ha richiesto alcunché. Interpretazioni a parte, però, la lettera è stata inviata e quindi i rappresentanti delle liste che hanno partecipato alle Comunali adesso, nel bel mezzo dell’estate, dovranno correre ai ripari.