CATANIA – Ripartire dal Massimino. E da dove, del resto, se non dalla bolgia degli oltre ventimila del vecchio Cibali? La Juventus la si affronta anche con il dodicesimo uomo (quello del tifo rossoazzurro) che non scende certo in campo ma che, in compenso, darà una spinta devastante dalle tribune. Ne è convinto anche Nicolas Spolli. Il centrale difensivo argentino ha recuperato appieno dall’infortunio e adesso è qui a caricarsi ed a rigenerare l’ambiente dopo lo 0-2 di Milano contro l’Inter. Da una grande all’altra, domenica è il turno della Vecchia signora: “La Juve è un top team con un top player come Vucinic: e lui non è il solo grande calciatore della Juventus. Detto questo, noi abbiamo i mezzi per metterli in difficoltà”.
E’ sicuro e fermo nelle parole il possente difensore etneo ed anche quando gli chiediamo quale sarà la chiave della partita, lui non ha il minimo dubbio: “La chiave della partita è bloccare Pirlo che è l’uomo che fa giocare tutta la squadra. Questo dobbiamo stamparcelo in testa. Da parte nostra, contro il Napoli abbiamo dimostrato che se dietro chiudiamo bene gli spazi e ripartiamo in contropiede possiamo fare male a chiunque. E’ questa la partita che dovremo fare anche se poi tocca al mister darci le indicazioni. Personalmente, ho tanta fiducia nei miei compagni ed ho tantissima fiducia nella gente del Massimino”.
Tra le mura amiche il Catania sta tracciando quel sentiero che porta al raggiungimento della quota salvezza. Proprio a Spolli, ed al compagno di reparto Legrottaglie, sono affidate le chiavi di una cintura arretrata che è sempre sotto la lente d’ingrandimento dei più scettici: “Noi sappiamo che dietro possiamo evitare gli errori. Non è un discorso individuale: è un discorso di squadra. Per come la vedo io, il Catania sta facendo un buon campionato. La classifica dimostra che stiamo lavorando bene anche se dobbiamo migliorare fuori casa. Su questo non c’è dubbio”.
Domenica arriva una Juventus ridimensionata dalla trasferta danese di Champions e che proverà a cercare riscatto proprio a Catania: “Beh, sì. Giochiamo contro una squadra che non perde da 47 partite ma abbiamo una possibilità incredibile: quella di far parlare di noi tutta Italia se dovessimo portare la partita a nostro favore. Per domenica, le motivazioni non mancano di certo. E se giochiamo da Catania, possiamo fermare la Juve; dobbiamo tenere alta la tensione. Sinora è stata una buona settimana di lavoro, per questo sono fiducioso. Ripeto, dobbiamo stare attenti, senza regalare nulla: perché contro queste grandi squadre al primo errore vieni punito. Come sto io? Io sto al 100% , ho solo tantissima voglia di giocare”. Insomma, l’infortunio è ormai alle spalle. E domenica c’è una di quelle partite che qualsiasi calciatore non vede l’ora di giocare. E, nel caso del Catania, eventualmente anche vincere.