PALERMO- Antonietta si spiega al telefono: “Noi non ce l’abbiamo col presidente Crocetta. Vorremmo un interlocutore vero, qualcuno che ci consideri esseri umani, persone in difficoltà. Ma lui ci chiude la porta in faccia. E adesso, sul suo profilo facebook, siamo stati bannati. I nostri commenti di dissenso sono stati cancellati. Perché?”. Antonietta è soffocata dalla vertenza degli sportelli multifunzionali, che la vede in trincea con altri 1800 compagni di sventura. Una storia lunga e complessa quella degli ex orientatori per le politiche del lavoro, maciullati nel tritacarne di una prospettiva di precariato e disoccupazione. Un paradosso talmente raffinato e siciliano da rendere difficile l’esatta individuazione del punto critico nel rincorrersi di notizie e annunci.
Una cosa traspare: al danno si è aggiunta, secondo gli ex sportellisti, l’irrisione della beffa. A loro non sarebbe consentita neanche la manifestazione del libero pensiero, sul profilo facebook del presidente della Regione. Le prese di posizione non favorevoli sarebbero state rimosse e i rispettivi autori bannati. Lo dicono – anzi lo gridano – in tanti, commentando su LiveSicilia la lettera inviata da Adriana Vitale, altra lavoratrice presa nell’ingranaggio. Unico destinatario: Rosario Crocetta. Scrive Adriana: “Ho dovuto constatare con mio grande rammarico che siamo per lei solo mosche fastidiose, zanzare da schiacciare. Ho cercato di ricostruire il puzzle della situazione nella quale Lei o chi per Lei ci ha cacciati e il quadro che ne è venuto fuori è misero e desolante: noi stritolati in una morsa di lotte intestine per poteri ed interessi”.
E poi ci sono ancora commenti che raccontano della presunta censura subita: “In merito alla causa degli sportelli multifunzionali vorrei sottolineare di essere stata bannata sul profilo pubblico del nostro governatore e la cosa mi ha dato veramente fastidio, sintomo di pochezza e bassezza mediatica!”. Così scrive Anto G. Enzo rincara la dose: “Apprendo che alcuni utenti sono stati bannati dal profilo facebook del Presidente Crocetta. Con questa azione si interdice la comunicazione in un sito un server ed in questo caso in un profilo facebook. In poche parole se in un profilo qualcuno esprime dissenso, viene conseguentemente eliminato. Ora perchè un politico ed in questo caso un Presidente di Regione come quella siciliana che equivale alla carica di un capo di stato viste le prerogative statutarie autonomiste, espelle chi manifesta dissenso?”. Rita aggiunge: “Mi preme far sapere che il presidente Crocetta mi ha bannata dalla sua pagina FB e ha cancellato i miei commenti nei quali esprimevo, in maniera educata, il mio dissenso per quello che sta accadendo ai lavoratori degli ex sportelli multifunzionali e che si traduce nella macelleria sociale alla quale stiamo assistendo, sta cercando di ridurre al silenzio me e i miei colleghi … Siamo offesi, indignati e delusi!”.
La stessa autrice della lettera, Adriana, scrive a LiveSicilia: “Ieri sera, il presidente Crocetta o chi per lui ha tolto la possibilità di commentare sulla sua pagina a molti colleghi degli ex sportelli multifunzionali, ma fatto ancora più grave ha cancellato i commenti di alcuni colleghi e in special modo i miei. Ho fatto in tempo a salvare i miei commenti che non sono per nulla ingiuriosi alla persona ma solo valutazioni politiche e risposte argomentate ai suoi link”. Questa è l’accusa mossa dagli ex sportellisti al presidente. Per la cronaca, in una delle pagine dedicate a Crocetta, gli strali si sprecano. E torna l’accusa di un commentatore: “Poichè il Presidente Rivoluzionario usa la censura e banna le persone e i commenti che lo disturbano, riscrivo qui”. Segue reprimenda.