Stancanelli sull’ipotesi di Rfi: |”Impediremo questa violenza”

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01 Marzo 2013, 14:04

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CATANIA – Questo progetto non s’ha da fare, se non come vuole la città. Non si sposta di un millimetro il sindaco Stancanelli, per quanto riguarda il raddoppio ferroviario Zurria – Acquicella, inserito nell’accordo quadro firmato ieri da Rfi e Regione siciliana a Roma, che prevede allo stato attuale l’allargamento della galleria sotterranea proprio nel cuore del centro storico della città. “ll progetto del nodo Catania, in cui rientra il raddoppio Zurria-Acquicella, non può che essere quello alternativo con un nuovo tracciato in galleria rispettoso della nostra storia e della nostra architettura, da noi proposto in tutte le sedi pubbliche e istituzionali – sottolinea ancora una volta il sindaco Stancanelli. Se RFI dovesse invece insistere col progetto originario, che prevede lo sventramento di gran parte del centro storico – prosegue – ci opporremo in ogni modo per evitare che si consumi un atto di violenza per la città di Catania che non consentiremo”.

Lo aveva già affermato, Stancanelli, e lo ha nuovamente dibadito stamani, durante un incontro pubblico in piazza Federico di Svevia, cuore della zona interessata alla demolizione dei palazzi storici, assieme ai rappresentanti del forum per difesa del centro storico, le associazioni cittadine, la Soprintendenza e docenti dell’Università.  ”Mi auguro – continua il sindaco – che anche il presidente della Regione prenda atto che è l’intera Città a sostenere questa battaglia”. Battaglia che potrebbe essere vinta se Rfi accettasse la controproposta dell’amministrazione, inserita nella proposta di Piano regolatore della città, ovvero realizzare la ferrovia sotto l’area portuale, evitando così di intercettare la zona storica e pregiata della città. Ipotesi, questa, sostenuta anche dall’Unesco che, in una lettera datata luglio 2012, esprime “profonda preoccupazione per il progetto presentato da RFI a Catania, in quanto incide profondamente nel tessuto storico-urbanstico della Città e ne compromette integrità e identità”.

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01 Marzo 2013, 14:04

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