PALERMO – Una lotta continua contro liti, urla, bivacchi. Cresce l’esasperazione tra chi abita nel quadrilatero del sesso, ovvero l’area compresa tra il Foro Italico, via Lincoln, stazione centrale e piazza Magione. L’esercito delle lucciole si schiera puntualmente ogni sera, il numero delle auto che attraversano il quartiere a luci rosse della città aumenta, così come quello dei suoi frequentatori. E i residenti non ce la fanno più. Hanno più volte denunciato la presenza di gente poco raccomandabile nella zona, liti tra prostitute, lanci di uova nei loro confronti delle lucciole. Hanno detto di volere andare via da lì, di aver messo le proprie case in vendita. Ma la situazione non cambia e la rassegnazione non sembra un’alternativa semplice da accettare.
E così la notte si trasforma in un incubo nelle vie Lincoln, Garibaldi, Milano, Maestri d’Acqua, Magione, Rosario Gregorio ed Ernesto Paci. Proprio in quest’ultima strada, un anno e mezzo fa, è stata scoperta una casa d’appuntamenti. Pochi mesi prima, un altro appartamento a luci rosse è stato trovato a pochi metri da piazza Giulio Cesare: quattro ragazze cinesi vendevano il proprio corpo. “Oltre a quello che vediamo in strada, la zona è ormai stata presa di mira anche su questo fronte – dice Bernardo Miceli, che abita in via Filangieri -. Abbiamo le prostitute davanti ai portoni dei palazzi e rischiamo di ritrovarcele anche come vicine di casa. Sappiamo che è un fenomeno diffuso in tutta la città – aggiunge – ma qui dobbiamo già convivere con schiamazzi notturni e frequentatori della zona che ci intimoriscono”.
Una vasta area lungo la quale la questura ha intensificato il pattugliamento ed effettuato numerosi blitz con l’identificazione di una decina di prostitute che non avevano il permesso di soggiorno. Ultimo, in ordine di tempo, l’intervento nei pressi del porticciolo della Cala: nove le donne sottoposte a controllo. Un anno fa un’operazione della polizia ha inoltre fatto finire in cella otto romeni che gestivano una fiorente attività di prostituzione proprio in quella zona. Le lucciole, però, dopo alcuni giorni sono tornate. E dalla zona del porto fino all’ingresso di Villa Giulia, la situazione è rimasta invariata.
“A questo punto – dice Rosaria Del Grosso, che abita in via Lincoln – sarebbe meglio tornare al passato, quando le case chiuse erano autorizzate. E’ inutile proseguire su questa strada di ipocrisia che non serve a nessuno. Bisogna adottare provvedimenti in grado di rispettare tutti. Qui in via Michele Cipolla, ad esempio, ha aperto alcuni anni fa un centro massaggi cinese che, chiaramente, nasconde qualcosa. Le luci restano accese fino a tarda notte, la clientela è esclusivamente maschile e le vetrine sono coperte da cartelloni che tengono lontani sguardi indiscreti. In pratica in questo quartiere tutto è possibile. E’ una zona franca, il quartiere a luci rosse di Palermo in cui il cittadino viene messo da parte e resta inascoltato. Siamo stati abbandonati”.