Stop ai nuovi cantieri per la fibra | La decisione in Commissione - Live Sicilia

Stop ai nuovi cantieri per la fibra | La decisione in Commissione

La decisione dopo le proteste dei cittadini per le condizioni del manto stradale. La replica.

PALERMO – Stop ai lavori Open Fiber per il passaggio della linea super veloce. La proposta, oggi approvata dalla commissione Bilancio del Comune di Palermo, metterebbe fine almeno temporaneamente all’apertura di nuovi cantieri, dopo l’ok degli uffici preposti. Il provvedimento è il risultato di migliaia di lettere e messaggi di protesta di cittadini indignati per le pessime condizioni in cui versa gran parte del manto stradale di Palermo dopo gli interventi per il passaggio dei cavi della fibra. Proteste arrivate agli uffici comunali per la poca tempestività con cui dopo la posa dei cavi di ultima generazione la ditta appaltatrice ripristina il manto stradale.

La proposta di interrompere almeno temporaneamente l’apertura di nuovi cantieri è arrivata dal consigliere comunale e componente della commissione Giulio Cusumano che sulla sua pagina Facebook scrive: “L’azienda Enel Open Fiber, responsabile dei lavori di installazione della fibra ottica a Palermo, in molti casi non ha ancora provveduto alle opere di ripristino dell’asfalto e numerosi cittadini – aggiunge – lamentano forti disagi alla viabilità in tutta la città. A settembre il responsabile dell’Area Innovazione Tecnologica del comune di Palermo – prosegue – in una nota ufficiale aveva assicurato che gli scavi sarebbero stati coperti in pochi giorni, invece continuano a susseguirsi ritardi”.

Nonostante questi lavori vengano definiti “lampo” per il poco tempo impiegato per la posa dei cavi, le condizioni in cui viene lasciato l’asfalto è considerato inaccettabile e soprattutto pericoloso per la circolazione. Proprio per questo oggi la prima commissione si è espressa e ha approvato in maniera unanime lo stop alle ordinanze fino a quando non verranno ripristinati i lavori già fatti. La commissione ha chiesto inoltre che le ordinanze di chiusura debbano prevedere la delimitazione della trincea fino al ripristino totale del manto. “Open fiber è un’opera importante – sottolinea Fabrizio Ferrandelli componente della prima commissione – ma la condizione in cui questi scavi sono realizzati ed il mancato ripristino del manto stradale sono fatti gravi che meritano tutta la nostra attenzione”. “Non potevamo che sostenere questa proposta – dice Ugo Forello – e non possiamo non sottolineare il caos che regna anche per la gestione di questi lavori negli uffici del Comune. Dallo scorso marzo, infatti, la dirigente che coordinava i lavori e le dinamiche fra ditta e Amministrazione comunale, Maria Madalà, si è dimessa”.

Dal canto suo la Open Fiber fa sapere che in vista delle feste calibra meglio i lavori di posa e ripristino del manto stradale per non sovraccaricare ulteriormente il traffico cittadino. Più in generale l’azienda sottolinea che “non è possibile rimettere in sesto l’asfalto immediatamente o subito dopo la posa dei cavi perché una volta posati e ricoperti con materiali specifici hanno bisogno di aderire correttamente. Questo passaggio può richiedere tempi più o meno lunghi, da 30 a 90 giorni, a seconda delle temperature climatiche o dell’umidità. L’interesse di Open Fiber – continua l’azienda – è quella di lavorare bene e portare a temine i lavori correttamente, per restituire strade ripristinate ad arte e non in maniera frettolosa”.

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