Guerriglia urbana, pietrate, scontri | Un giorno di studentesca follia - Live Sicilia

Guerriglia urbana, pietrate, scontri | Un giorno di studentesca follia

15. La lunga giornata di protesta si è conclusa. Negli scontri tra gli studenti e le forze dell'ordine di questa mattina a Palermo è rimasto ferito un militare della Guardia di Finanza. Il militare è all'ospedale Civico per farsi refertare. Ha una frattura alla mano. Non ci sarebbero feriti tra la polizia. 12.57. "Abbiamo marciato, come sempre, in modo non violento per protestare contro questa riforma. Condanniamo ogni episodio di violenza verificatosi stamattina a Palermo." Lo dichiarano Gandolfo Albanese e Fausto Melluso di Unipa Block.
La protesta a Palermo
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15. La lunga giornata di protesta si è conclusa. Negli scontri tra gli studenti e le forze dell’ordine di questa mattina a Palermo è rimasto ferito un militare della Guardia di Finanza. Il militare è all’ospedale Civico per farsi refertare. Ha una frattura alla mano. Non ci sarebbero feriti tra la polizia.

12.57. “Abbiamo marciato, come sempre, in modo non violento per protestare contro questa riforma. Condanniamo ogni episodio di violenza verificatosi stamattina a Palermo.” Lo dichiarano Gandolfo Albanese e Fausto Melluso di Unipa Block. Continuano:”Questo clima di tensione non agevola la partecipazione e rischia di incrinare il rapporto di solidarietà che si è sviluppato con tutta la società. Noi abbiamo proseguito col corteo fino a Viale delle Scienze e oggi pomeriggio saremo di nuovo in piazza per riaffermare, sempre pacificamente, la nostra contrarietà a questo governo e a questa riforma.”

12.53. Studenti contro studenti davanti alla cittadella universitaria. Alcuni gruppi violenti rovesciano cassonetti mentre altri dicono “basta atti di teppismo” e rialzano i contenitori rimettendoli a posto. Ma i primi riportano i cassonetti al centro della carreggiata incendiandoli. La discussione si accende e alcuni giovani stanno passando dalle parole alle mani.

12.46. Ancora lanci di sassi all’università e non solo. Davanti all’ospedale pediatrico “Di Cristina” alcuni dimostranti hanno indicati un gruppo di uomini come poliziotti in borghese e li hanno bersagliati con sassi. Gli uomini si sono allontanati e sono stati inseguiti da manifestanti con caschi, che hanno continuato a lanciare pietre contro di loro.

12.33. Gli studenti che protestano contro la riforma dell’Università e il ministro Gelmini, dopo gli scontri in piazza Indipendenza, hanno percorso corso Vittorio Emanuele e ora si sono riuniti in un corteo che sta sfilando per via Maqueda diretto alla cittadella universitaria di viale delle Scienze. Lungo il percorso un gruppo di giovani ha preso a calci una camionetta della polizia di Stato e ha lanciato alcuni fumogeni. In una nota gli universitari dicono che “gli studenti avevano annunciato pubblicamente di volere occupare la presidenza della Regione Sicilia in seguito all’annunciato taglio di 8 milioni di euro all’università da parte del governo Regionale”. “Una protesta forte – aggiunge – dunque contro tutta la classe politica, ricordiamo che nella Regione Sicilia, la maggioranza é formata da Udc, Pd, Mpa, Fli tutti partiti che stanno all’opposizione del governo Berlusconi ma che mantengono le stesse sue politiche anche nel territorio regionale”.

12. Una giornalista colpita da un grosso sasso al braccio sinistro: è Simona Licandro che sta seguendo le manifestazioni degli studenti per l’ANSA. Negli scontri anche alcuni giovani sarebbero rimasti feriti, secondo quanto loro stessi hanno raccontato, dalle manganellate delle forze di polizia. In particolare uno di loro ha affermato di essere stato colpito al capo, mentre alcuni studenti dicono che un altro ragazzo ha riportato la rottura della mascella.

11.49. Un gruppo di giovani, che faceva parte del corteo di protesta contro la riforma dell’Università, ha lasciato palazzo d’Orleans e si è diretto in piazza della Vittoria, dove ha lanciato sassi e bottiglie contro il portone della Questura di Palermo. Davanti gli uffici della polizia vi sono alcuni agenti.

11.42. Gli studenti che protestano a Palermo hanno lanciato anche petardi contro la polizia che cercava d’ impedire il loro ingresso nella presidenza della Regione. Gli agenti hanno invece lanciato lacrimogeni. I petardi sono stati scagliati da giovani che indossavano caschi e si coprivano il volto con sciarpe. Sono circa una trentina gli agenti davanti palazzo dei Normanni cui ora si sono aggiunti alcuni militari della Guardia di finanza.

11.22. il nostro cronista sul campo riferisce: “E’ guerra, gli studenti tirano pietre e bottiglie, stanno incendiando i cassonetti”.

11.14. Scontri violenti alla Regione. Gli studenti stanno cercando di sfondare il cordone di polizia a Palazzo d’Orleans. Manganellate e fumogeni. E’ il caos.

10.45. “Non abbiamo partiti amici, molti si sono schierati con noi soprattutto quando c’era da spingere sul voto di fiducia al governo. Poi si sono allontanati, scaricandoci nel caso dei scontri a Roma. Da Saviano a Vendola hanno subito cambiato idea. Non ci lasciamo strumentalizzare da questo tipo di politica”. Lo dice uno dei leader della protesta universitaria, Giorgio Martinico, studente di Lettere. “Dopo il taglio, anche da parte della Regione, dei fondi per l’università – prosegue – la nostra manifestazione contro questa amministrazione ha una ragione in più”. I cortei dell’università (da Lettere e da Scienze matematiche) si congiungeranno con quello degli studenti medi che parte dal Politeama. Poi si dirigeranno verso piazza Indipendenza, ma non é escluso che gli studenti scelgano di fermarsi prima al Comune e alla Provincia. “L’idea a livello nazionale era di contestare i partiti che hanno votato la riforma – aggiunge – ma proprio perché quelli che ci sono in Italia non ci possono rappresentare non avrebbe senso”. Gli studenti assicurano che il movimento di contestazione non si fermerà.  “Con le vacanze natalizie –  conclude – la nostra protesta non si spegnerà e questa sarà la dimostrazione di quanto sono forti le motivazioni degli studenti. Abbiamo già avviato dei laboratori per l’autoriforma. Cioé una riforma dal basso, che parta dagli studenti”.

10,05 – Gli studenti hanno iniziato la loro marcia da piazza Politeama verso palazzo delle Aquile. Ad aprire il corteo un cordone di una decina di ragazzi con i volti coperti da cappucci e bavagli.

9,40 – Inizia con un appello alla non violenza il quarto “Blocchiamo tutto day” in programma oggi a Palermo. Diverse migliaia di studenti che protestano contro la riforma contenuta nel ddl del ministro dell’Istruzione Maristella Gelmini, si sono radunati in piazza Politeama da dove partirà il corteo che si snoderà lungo le strade del capoluogo siciliano. “Non lasciamo spazio agli estremismi” è stato il messaggio lanciato dai ragazzi, studenti medi e universitari, che ancora una volta scendono in piazza per manifestare, nel giorno che vede la discussione del ddl in Senato.

9,30 – Studenti in piazza anche a Palermo, nel giorno della mobilitazione nazionale indetta contro il disegno di legge sull’università. Da piazza Politeama, dove è cominciato il raduno, partirà il corteo degli studenti medi, mentre dalle facoltà di Scienze in via Archirafi e di Lettere in viale delle Scienze si muoveranno quelli organizzati dagli studenti universitari del coordinamento “indisponibili” dell’ateneo palermitano.Tutti e tre sfileranno per le vie del centro cittadino per poi congiungersi.  Ad aprire il corteo degli studenti medi sarà uno striscione con scritto “Blocchiamo la città per bloccare il governo e il ddl”.


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