Davanti al Pm della Procura di Rimini che lo ha interrogato ieri, il congolese 20enne Guerlin Butungu, ritenuto il capo del ‘branco’ accusato dei due stupri di Miramare, si è detto estraneo alle violenze. “Dopo essere stato ad una festa in spiaggia, bevuto un drink e mezzo, mi sono addormentato”, avrebbe riferito agli inquirenti. “Quando mi sono svegliato – ha aggiunto – ho incontrato dei ragazzi che mi hanno offerto di acquistare un orologio e un telefonino probabilmente rubati, e così ho fatto”, avrebbe aggiunto.
Arrivato in Italia nel 2015 come richiedente asilo e in possesso di un permesso di soggiorno valido fino al 2018, Butungu si difende, dunque, negando i fatti. Avrebbe però detto agli investigatori di riconoscersi nei fotogrammi estrapolati dalle telecamere di sicurezza che lo hanno ripreso con i tre minorenni, indagati in concorso con lui e come lui in stato di fermo. Anche per il maggiorenne sarà domani l’udienza di convalida.