“Il governo ha annunciato per cinque volte il piano per il Sud, e ogni volta si è limitato a raccontarci che ci spiegherà dopo cosa vuol dire: ha soltanto perso tempo”. Lo ha affermato il segretario della Cgil, Susanna Camusso, oggi nell’Isola per prendere parte a un incontro a Ragusa del sindacato sul prossimo sciopero generale. “Il risultato è – ha aggiunto – che si sono spostate risorse su altre attività e non si è investito sul Mezzogiorno. Il piano per il Sud è stato un modo per centralizzare le risorse che sono state tolte al territorio e alle regioni”.
Sul caso Lampedusa e sull’emergenza migranti, il segretario generale del maggiore sindacato del Paese non ha dubbi: “Per un mese è stato annunciato l’arrivo dei barbari ma non è stato fatto alcun che per dare vera accoglienza a un migliaio di migranti. C’é stata una corsa alla drammatizzazione in vista della prossima campagna elettorale. Quello che è accaduto a Lampedusa – ha aggiunto – non è degno di un paese civile e abbiamo creato un grande problema con l’Europa. Occorre invece che l’Italia si attrezzi per l’accoglienza, pensando che non è un problema del sud e che le tendopoli sono una follia. C’é una situazione a rischio che non si può risolvere con frettolosi rimpatri”.
Secondo Susanna Camusso “sarebbe opportuno darsi una road map dell’accoglienza aprendo un dialogo con l’Europa, ricordando che l’immigrazione è stata nel passato una straordinaria risorsa per tutta l’Italia. Il fatto di sapere che centinaia di persone anneghino non lontano dalle nostre coste non è certo un bel vedere per il nostro Paese. Dobbiamo avere una maggiore sensibilità per persone che cercano pace, lavoro e libertà – ha aggiunto Susanna Camusso a margine dell’incontro ibleo – e le tragedie che si stanno consumando sono un tema che deve riguardare tutto il Paese perché non si può fare finta di niente”.
