PALERMO – “Noi nei cassetti della Regione non abbiamo trovato progetti, il governo che ci ha preceduto, guidato dal Pd, non ha lasciato progetti seri, abbiamo trovato solo fogli bianchi”. Lo ha detto Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica ‘Primo Piano’ dell’agenzia Italpress. “Il Pnrr non poteva aspettarsi dalla Sicilia progetti particolarmente significativi, il governo centrale ha pensato di elaborare un piano di interventi senza consultare le Regioni. Nessuna Regione è stata coinvolta e questo deficit di confronto pesa. Noi abbiamo avanzato alcune richieste ma a Roma credo che abbiamo interesse a guardare alle Regioni del centro nord – ha aggiunto -. Se Roma avesse consultato le Regioni lo scorso anno avremmo potuto produrre progetti esecutivi già cantierabili”. Musumeci chiede che “il governo centrale si sieda di fronte a ogni presidente per concordare le iniziative possibili”.
Il governatore siciliano ha parlato anche di Covid-19, con l’Isola che è ormai zona bianca: “Per combattere l’ostilità nei confronti del vaccino abbiamo messo in campo una serie di iniziative, è andata bene, abbiamo superato questo clima di ostilità, siamo al 79,8% di somministrazioni di vaccino, compresa la prima dose. E’ un dato soddisfacente, siamo passati in zona bianca e restarci dipende dalla responsabilità individuale e collettiva dei siciliani”. E ancora: “La maggioranza dei no-vax vive nel dubbio quotidiano e avrebbe bisogno di argomenti concreti sulla necessità di vaccinarsi – ha aggiunto -. Lo Stato ha il dovere di tutelare il diritto alla salute quando viene ostacolata da una minoranza, ha il diritto di sospendere alcune garanzie, l’obiettivo è condurre una seria campagna di persuasione affinché la gente si convinca che al vaccino non ci sia alternativa”.
Musumeci, infine, dà uno sguardo ai quattro anni trascorsi a Palazzo d’Orleans: : “Questo è un governo libero, non ha né padrini né padroni, non dobbiamo dire grazie a nessuno. In campo dei rifiuti abbiamo raggiunto una svolta passando dal 19% di raccolta differenziata all’attuale 42%, stiamo realizzando 5-6 impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti, la Sicilia sarà pulita, non abbiamo restituito un solo centesimo delle risorse europee a Bruxelles, abbiamo aperto centinaia di cantieri. Per cambiare questa terra non basteranno 15 anni ma il percorso lo abbiamo iniziato e con noi i mafiosi hanno capito che trovano le porte chiuse”.
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