LIVORNO – “Il mio ministero lo scorso anno ha dato alle Regioni 800 milioni. Il dato di utilizzo, a luglio, era del 30%. Si tratta di opere Pnrr che devono essere consegnate entro due anni”.
Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci intervenendo in videocollegamento all’incontro ‘La spinta del mare’, forum del gruppo Sae sulla blue economy organizzata dal gruppo Sae oggi a Livorno.
Musumeci e i fondi
“Non sempre è una questione di carenza di risorse – ha aggiunto Musumeci – ma di mancanza di uffici tecnici, mancanza di programmazione e di progetti. Non sempre è la mancata risorsa che costringe a dover rinunciare alla realizzazione di un’opera”.
Il ministro annuncia che “dal 2027 sarà finalmente attivo un fondo, da 1,5 miliardi, che abbiamo sempre cercato negli anni passati e senza mai trovarlo, per la Protezione civile, per la prevenzione e per la ricostruzione. Avere questo fondo da 1,5 miliardi nel 2027 ci permette ora di programmare le grandi e medie opere. Opere per cui redigere i progetti a volte non bastano due anni”.
“Con una situazione, non dico francescana ma di grande sobrietà” sul bilancio, ha sottolineato, “abbiamo il dovere di stringere la cinghia per due anni, 2025 e 2026, e poi ottenere dall’Ue il disco verde per attuare gli investimenti a cui tutti teniamo perché sono interventi essenziali”.
Musumeci ha spiegato che “intanto, dove il progetto è pronto, esecutivo, utilizziamo le risorse in giro. Ci sono, mi dicono i miei uffici, circa 3-4 miliardi di euro, risorse già stanziate , programmate ma mai diventati cantieri. Una volta ottenuta questa dotazione di progetti nel 2027 potremo finalmente pianificare la messa in sicurezza del territorio che richiederà non meno di 20 anni. Esorto le Regioni ad utilizzare intanto anche i soldi che trasmette il ministero dell’Ambiente, ad esempio, e usare i plafond che ricevono contro il dissesto”.