Super Camera del Sud Est |Lo Bello firma la convocazione - Live Sicilia

Super Camera del Sud Est |Lo Bello firma la convocazione

La data per la prima convocazione del Consiglio è fissata per il prossimo 31 luglio alle ore 10.30 presso la sala del Consiglio Camerale di Catania.

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CATANIA – Mille vicissitudini, convocazioni annullate, guerre neanche tanto malcelate ma alla fine la Super Camera è stata convocata. Con protocollo 4411 e la data del 18 luglio 2017 l’assessore Mariella Lo Bello ha firmato la convocazione della Super Camera di Commercio di Catania Siracusa e Ragusa. La data per la prima convocazione del Consiglio è fissata per il prossimo 31 luglio alle ore 10.30 presso la sala del Consiglio Camerale di Catania e la convocazione oltre che essere stata inviata a tutti i componenti – manca ancora una nomina da parte di Confindustria in sostituzione di Domenico Bonaccorsi di Reburdone – è stata inviata anche al ministro Carlo Calenda.

Nella convocazione l’assessore regionale alle Attività Produttive fa riferimento alla nota del 22 febbraio con la quale era stata comunicata la sospensione della convocazione dell’insediamento già fissato per il 28 febbraio. Ma si specifica pure che, a seguito della mancata intesa raggiunta dalle Regioni nella Conferenza Unificata Stato-Regioni sulla proposta di revoca del decreto ministeriale del 25 settembre 2015, e alla luce del fatto che il ministro nei trenta giorni successivi non ha proposto la revoca del suo stesso decreto portandolo sul tavolo del Consiglio dei Ministri, si arriva alla decisione di oggi. E forse questa convocazione “repentina” potrebbe contenere, nelle diffide – una in effetti è stata più un invito – inviate dalla cordata che fa capo a Confcommercio e poi anche dai singoli presidenti delle territoriali, diversi perché.

In ogni caso non manca un passaggio interessante tramite cui, la Lo Bello, salva la possibilità del ministro di potersi opporre a questa convocazione, qualora egli stesso ne rilevasse l’opportunità. Ecco perché la convocazione riporta come primo destinatario proprio il ministro Calenda. E insomma, è quasi strano dire “adesso ci siamo”. Sicuro che la storia finisce qui?

 

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