CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Definirla impresa sarebbe riduttivo. L’Orlandina riesce ad avere la meglio su Sassari al termine di un match giocato con un’intensità mai vista nel corso di questa stagione. Nella sfida del ritorno da avversario di Meo Sacchetti al PalaFantozzi, l’Orlandina non trova i soliti canestri di Freeman, ma ha in Hunt e Burgess gli uomini decisivi per portare a casa i due punti in un match da antologia. Un match iniziato con la standing ovation per il tecnico della storica qualificazione ai playoff scudetto e col minuto di silenzio in ricordo di Gabriele Fioretti, g.m. di Biella, scomparso prematuramente in settimana e commemorato da capitan Soragna col suo cognome nella maglia numero 7.
Un dominante Dario Hunt crea non pochi grattacapi a Sassari nel primo parziale. Il centro statunitense è un ostacolo insormontabile sotto canestro per le penetrazioni dei sardi, ma soprattutto un rebus irrisolvibile nella metà campo avversaria. Lui e Burgess siglano i canestri che portano l’Orlandina sul +4 a metà primo quarto, Sassari riesce però a reagire con Brooks e Lawal, ritrovando la parità. Hunt però è inarrestabile sotto le plance e Capo d’Orlando allunga sul +6. Sosa con una tripla riporta gli ospiti ad un solo possesso di distanza, ma nel finale Hunt mette il canestro del 17-12, fallendo anche il libero supplementare. Nel secondo parziale Sosa riavvicina dall’arco la squadra di Sacchetti, con Burgess a rispondere per i paladini. Due triple di Sanders e Devecchi riportano avanti Sassari, vantaggio che dura giusto il tempo di cambiare lato del campo. Soragna trova infatti la tripla del +1, senza che però l’Orlandina riesca ad allungare. Scampato il pericolo, Sassari ritrova il vantaggio con quattro punti consecutivi di Dyson, poi dilaga con Lawal e ancora Dyson per il +9. nelle fila dell’Orlandina serpeggia un po’ di nervosismo a causa di alcune chiamate dubbie da parte degli arbitri: Archie viene richiamato con quattro falli fischiati e sull’azione del possibile -5 non viene ravvisata una probabile interferenza. La reazione di Henry e Burgess (cinque punti in due) viene vanificata dalle triple di Brooks e Sosa. Freeman evita ai suoi di andare all’intervallo sulla doppia cifra di svantaggio, trovando il primo canestro del match a pochi secondi dalla fine del secondo quarto.
La ripresa delle ostilità si gioca sull’asse Hunt-Lawal, col centro di Sassari indubbiamente più pericoloso dell’omologo in maglia Upea. Un paio di schiacciate del lungo della Dinamo valgono il +9 sassarese, con i padroni di casa che perdono troppi palloni nella metà offensiva. Gli ospiti vanno subito in bonus e Freeman ne approfitta per rimpinguare un tabellino decisamente scarno. Lui e il solito Hunt portano Capo a -5, ma Sassari è infuocata dall’arco: due triple di Sosa e una di Chessa ristabiliscono la doppia cifra di vantaggio, poi ancora Sosa sigla il +13 con un gioco da tre punti. L’Orlandina, nonostante le scorie con gli arbitri siano ancora evidenti, riesce a trovare la forza per reagire. Soragna e Burgess dalla distanza accorciano fino al -6, svantaggio con cui si apre l’ultimo parziale. Hunt e Burgess confezionano il -3 dopo due giri di lancette, poi ancora Hunt trova il canestro del -1. Sassari è stordita e perde Lawal per falli, con Henry che contemporaneamente sigla il sorpasso Orlandina. Henry e Freeman trovano le triple del +7 con 3’46” a cronometro, gli ospiti mettono paura con un parziale 6-0, interrotto dal 2/2 ai liberi di Soragna. Sassari è costretta ad optare al fallo tattico ma nonostante lo 0/2 di Soragna non arriva il canestro della vittoria. Il PalaFantozzi esplode, l’Orlandina batte la capolista.
UPEA CAPO D’ORLANDO-DINAMO SASSARI 72-71 (17-12, 32-39, 53-59)
ORLANDINA: Archie 1, Freeman 8, Hunt 18, Basile, Motta, Soragna 12, Pecile, Burgess 16, Henry 18, Strati. Allenatore: Griccioli.
SASSARI: Logan 3, Sosa 15, Formenti, Sanders 9, Devecchi 4, Lawal 11, Chessa 3, Dyson 14, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 11, Todic 2. Allenatore: Sacchetti.
