Le foto dei sei arrestati nel corso del blitz dei carabinieri che hanno sgominato una presunta banda dedita ai furti e allo sfruttamento della prostituzione.

Il momento degli arresti eseguiti dai Carabinieri che ha scoperto una presunta banda di truffatori tra Catania e Taranto.

L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri di Paternò. I due sono stati sottoposti ai domicialiari.

Impossibile che passasse inosservata quella strana concentrazione di city car in un terreno vicino alla zona industriale di Carini, nel Palermitano. (Foto d'archivio)

I militari dell'Arma hanno trovato e sequestrato 50 grammi di cocaina, per un valore al dettaglio stimato in 5.000 euro.

Un ordigno bellico risalente alla Prima guerra mondiale è stato trovato a Baida da un cittadino che stava gettando l'immondizia. E' stato fatto brillare dagli artificieri a Bellolampo.

L'anziano padrino di Alcamo deve scontare 17 anni e 3 mesi di carcere. Le manette sono scattate ieri dopo che la Cassazione ha respinto il ricorso del boss rendendo definitiva la condanna. E così i carabinieri si sono presentati a casa sua.

E' stata la ragazza durante un colloquio con i genitori e gli insegnanti della scuola superiore a denunciare tutto.

L'inserzione era stata messa on line da un 21enne di Belpasso che è stato denunciato per ricettazione.

Per due giorni l'uomo è stato chiuso in casa dei suoi aguzzini dopo avere subito percosse e anche una violenza sessuale dagli arrestati e da altre dieci persone.

Sono durate tre giorni le operazioni di sgombero delle trenta abitazioni occupate nei mesi scorsi ed oggi consegnate ai legittimi proprietari. Sul posto polizia, carabinieri, vigili urbani, 118 e vigili del fuoco. Gli occupanti: "Ora dovremmo andare in strada? Noi restiamo qui".

In manette Francesco Paolo Grances, pregiudicato per spaccio di droga. Il suo fermo deve essere ancora convalidato. Vittima un commerciante. Indagini in corso per accertare se ci sia dietro la regia di Cosa nostra.

I carabinieri della Compagnia di Giarre indagano sullo scippo avvenuto stamani a Fiumefreddo di Sicilia. La vittima, una donna del luogo, aveva appena cambiato un assegno.

Alessandro D'Ambrogio, reggente del mandamento mafioso di Porta Nuova, e Giuseppe Di Giacomo, ultima vittima della guerra di Cosa nostra, si sarebbero inventati una nuova forma di estorsione. E c'è chi pagherebbe tangenti per "liberare" il tonno sequestrato.

A finire in manette un 24enne e la sua convivente.