I tabulati di Gioacchino Genchi documentano la presenza di Mario Ciancio a Roma durante i momenti caldi dell'appalto per la costruzione dell'ospedale Garibaldi insieme a Firrarello, Ursino e Cusumano. La Corte d'Appello ha trasmesso gli atti alla Procura ipotizzando, a carico dell'editore catanese, l'accusa di turbativa d'asta e favoreggiamento alla mafia: si tratta di ipotesi da verificare. La difesa: “Atto dovuto, non commentiamo”.