Colpo di scena al tribunale del Riesame.

Unico colpevole è il figlio del boss Tommaso Di Giovanni (Nella foto mentre mima i colpi).

All'origine della lite il divorzio della madre, picchiata dal figlio in disaccordo con la sua scelta, che ha cercato poi di lanciarla da un balcone.

Fabio Oddo ha perso la vita dopo avere messo in salvo dalle fiamme il suo bambino: la notte del 2 novembre si è lanciato dalla finestra per sfuggire al fuoco che aveva invaso la casa di Alimena. Nel rogo sono morti anche i genitori della moglie Daniela, incinta di pochi mesi: "Ho perso tutto, adesso abbiamo bisogno di aiuto".

Arrestati Ignazio e Salvatore Cappello, padre e figlio di 47 e 24 anni. Nel loro appartamento oltre alla droga è stato trovato il kit per il confezionamento delle dosi.

In manette una donna di 45 anni e il figlio diciottenne. Dopo avere inveito contro gli agenti hanno tentato di impedire il sequestro di uno scooter senza assicurazione con la violenza.

L'uomo, 63 anni, aveva litigato prima al telefono con il figlio di 42, che poi si era presentato in casa. Infine, il padre ha staccato il tubo del gas.

Approfittando di un permesso premio il giovane aveva fatto perdere le proprie tracce il 19 novembre scorso. E' stato rintracciato nella zona del centro storico.

"Più che il reato di 'trattativa', ha poi osservato Cosa, si deve parlare del reato di "depistaggio" come nel caso del processo per la strage di via D'Amelio'.

Rapina violenta stanotte intorno alle 23 dalle parti di via Tricomi, nella zona dell'ospedale Civico: quattro uomini armati di coltello hanno assaltato l'abitazione di una donna e del figlio, immobilizzati dai malviventi che hanno passato al setaccio l'appartamento. La madre è stata colpita con un pugno al volto.

Lo studente indiano Prateek Verma gioca uno scherzo bizzarro al padre facendogli credere che la sua ragazza è incinta. La reazione del genitore alla notizia non è positiva. L'uomo comincia a picchiare il figlio che è costretto ad urlare: "Papà, c'è la telecamera, è uno scherzo".

Un giorno, Luca si chiude in casa. Smette di parlare con la gente. E di andare a scuola. Dice che ci torna solo se accompagnato da sua madre.

A scatenare l'incendio è stato quasi certamente un corto circuito. Padre e figlio erano da soli a casa, mentre la moglie dell'uomo era fuori per sbrigare alcune commissioni.

Le botte e i maltrattamenti sono andati avanti per anni. Nel silenzio dei genitori che hanno sopportato e sopportato fino a non farcela più. Dopo la denuncia il giovane è stato arrestato.

Il terzogenito del boss di Cosa Nostra, che nella città veneta sta scontando una misura di prevenzione, da giovedì 20 febbraio sarà in libertà: "Resterò in questa che è ormai la mia città".